
La rivolta al CPR di Trapani, fiamme e struttura danneggiata
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Il malessere serpeggiava da giorni. Segnali di insofferenza verso il provvedimento adottato per 29 tunisini che dovevano lasciare il Centro di contrada Milo, alla periferia di Trapani, per far rientro nel loro Paese.
Ieri, la situazione è precipitata. Per impedire il rimpatrio dei loro connazionali, infatti, un gruppo di nord-africani ha dato vita ad una rivolta che ha messo a soqquadro l'immobile. L'allarme è scattato alle 14,20. I responsabili dei disordini hanno accatastato materassi e scatole di cartone, appiccando il fuoco in più punti. Momenti di tensione. Le fiamme si sono subito propagate, il fumo ha invaso l'edificio, mettendo in pericolo l'incolumità degli ospiti. La sommossa è stata poi domata dalla polizia. Non ci sono stati feriti, ma il Centro per il rimpatrio è stato gravemente danneggiato.
Ora indagini per individuare i protagonisti della rivolta che rischiano l'incriminazione per i reati di incendio doloso e danneggiamento. Necessario anche l'intervento dei vigili del fuoco che hanno spento gli incendi. In serata altri tentativi di rivolta sedati,questa volta, sul nascere. La situazione, però, in contrada Milo rimane incandescente.

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