Adesso spunta il "bilancino". Non nel senso della precisione, ma del tirare a campare. In mancanza di altro, meglio di nulla. Ma quello che accade al Comune di Trapani non ha paragoni.
In attesa dei bilanci veri, misteriosamente scomparsi dai radar, il consiglio comunale ha approvato un esercizio finanziario "provvisorio", che vale solo fino al 15 Marzo. L'atto è stato approvato dalla sola maggioranza. Per protesta l'opposizione ha abbandonato l'aula.
Il provvedimento è stato partorito dalla Giunta Tranchida per cercare di andare avanti, mantenendo le sole spese essenziali. L’atto ha avuto anche il parere favorevole da parte dei revisori dei conti, anche se solo subordinato, e del ragioniere generale del Comune.
Entro il 15 Marzo la Giunta e consiglio dovrebbero dotarsi di bilancio consuntivo per il 2022 e di bilancio previsionale 2023-2025.
Il consigliere Maurizio Miceli, nel suo intervento, ha messo in dubbio la legittimità dell'atto. Ecco cosa ha detto.
Il Pd difende il "bilancino" voluto dal Sindaco Tranchida. Secondo il gruppo dei dem si tratta di "un atto che, nelle more dell’approvazione di idonei strumenti contabili, permetterà all’Amministrazione comunale di poter garantire i servizi essenziali".
“Un atto complicato, da diversi punti di vista, che era doveroso votare, perché fondamentale per continuare ad assicurare i servizi ai cittadini – scrivono i dem -. Si sta lavorando, senza sosta, per portare in aula gli strumenti finanziari. In qualità di consiglieri comunali di maggioranza della città di Trapani e membri del Gruppo PD, ci siamo assunti la responsabilità di continuare a governare la città, di non abbandonare i nostri concittadini, di rimboccarci le maniche, nonostante le molteplici difficoltà che stanno vivendo gli enti locali in generale (il 30% dei comuni siciliani è in dissesto) e che sta vivendo, in particolare, Trapani. La pandemia, l’aumento dei costi e, soprattutto, la nascita di Misiliscemi non hanno aiutato la salute dei nostri strumenti contabili”.
Poi i democratici si rivolgono all’opposizione: “Alle becere polemiche che, nel maldestro tentativo di fare perdere di vista il reale motivo per cui si assumono ruoli, incarichi e responsabilità in politica e, di conseguenza, vendere ai cittadini false informazioni sullo stato dell’arte, ieri in aula l’opposizione ha attaccato dirigenti, revisori dei conti, dipendenti ed amministrazione con una veemenza che non si addice all’organo istituzionale in cui siedono, abbiamo sempre risposto con scienze, coscienza, abnegazione e grande senso di responsabilità verso i cittadini che rappresentiamo. Continueremo a farlo! Spiace constatare che al termine della discussione, l’opposizione ha scelto di non metterci la faccia. Hanno abbandonato i lavori, in silenzio, decidendo, ancora una volta, di non decidere e di voltare le spalle ai cittadini”.