La vernice che ha deturpato il Teatro Comunale “Eliodoro Sollima” di Marsala deve essere rimossa (in qualche modo). Lo ha detto, a chiare lettere, la Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani al sindaco Massimo Grillo. Lui, però, ha mentito e ha nascosto la decisione, clamorosa, della Soprintendenza.
E’ quanto emerso ieri pomeriggio nella seduta dell’Assemblea regionale siciliana dedicata alle interpellanze dei parlamentari. Nelle scorse settimane, infatti, il deputato regionale del Pd, Dario Safina, aveva chiesto all’assessore ai Beni Culturali, Francesco Scarpinato, chiarimenti sulla necessità di rimuovere gli effetti dei lavori di manutenzione dello storico teatro marsalese.
Teatro ribattezzato “sfregiato” perchè nei mesi scorsi, in seguito a lavori di manutenzione, è stata applicata una vernice ignifuga (antincendio) che ha alterato la colorazione dei palchetti e del soffitto. Si tratta di parti in legno decorate che rappresentano la caratteristica principale del teatro, una struttura che risale ai primi anni dell’ottocento.
Nei giorni scorsi il deputato regionale Dario Safina ha appreso che la Soprintendenza, dopo il sopralluogo delle scorse settimane, ha intimato al Sindaco di Marsala, Massimo Grillo, a individuare un'impresa per rimuovere la vernice che danneggia le pareti lignee del teatro.
Ieri, in aula, l’assessore regionale ha ricostruito quanto successo e come ha lavorato la Soprintendenza. Ha confermato, ad esempio, che la soprintendenza non ha dato nessuna autorizzazione alla verniciatura del teatro, aveva invece autorizzato il Comune a realizzare un servizio igienico per disabili. Tutto ciò in estate. Ad ottobre, il Comune fa sapere alla Soprintendenza che nel frattempo aveva anche riverniciato con la vernice antincendio i palchetti e il soffitto in legno. La Soprintendenza rileva che questa operazione era stata fatta “senza alcuna autorizzazione”. Ormai il danno era stato fatto. E pochi giorni dopo in città è scoppiata la polemica. Il 13 novembre, infatti, i tecnici della Soprintendenza fanno un sopralluogo al teatro Sollima. E capiscono che qualcuno ha fatto un gran pasticcio. Lo capisce, in realtà, anche l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Grillo che il 29 novembre esprime la volontà di ripristinare il tutto, cioè togliere la vernice, alla Soprintendenza.
Da Trapani la risposta arriva qualche giorno dopo, il 4 dicembre (segniamo la data). La Soprintendenza invia una nota al sindaco di Marsala e al Rup dei lavori e dispone al Comune di ripristinare le condizioni estetiche precedenti all’intervento di manutenzione. A questa nota viene allegata la relazione tecnica redatta in seguito al sopralluogo, nella quale viene accertata l’alterazione visiva delle parti lignee decorate a tempera.
“Quello che maggiormente colpisce è la lucentezza dei frontali in legno”. La Soprintendenza parla di colore “vivido e squillante” e dispone quindi a carico del Comune di Marsala la realizzazione di un’analisi da svolgersi con l’aiuto di un professionista restauratore per capire come fare a rimuovere la vernice ignifuga senza pregiudicare ancora di più l’opera. Tutto ciò dovrà avvenire sotto il controllo tecnico e scientifico, questa volta sì, della Soprintendenza.
Questo è quello che è venuto fuori dalla seduta di ieri, nella quale il deputato Safina ha parlato di "sciatteria" degli uffici comunali.
Ma è emerso anche un fatto molto grave. Il sindaco Grillo, sostanzialmente, già da dicembre (la nota della Soprintendenza inviata al sindaco è del 4) sapeva che il comune doveva ripristinare il tutto, che aveva combinato un gran pasticcio e aveva ricevuto la relazione tecnica. Allora perchè Grillo in conferenza stampa, il 5 gennaio ha detto che ancora non aveva ricevuto la relazione? Perchè dice che attendeva indicazioni dalla soprintendenza? Perchè mentire e nascondere in questo modo?
Il caso è clamoroso, perchè non solo il Comune ha fatto dei lavori senza l’autorizzazione del Comune, ma li ha fatti male e adesso deve riparare il danno.
Resta da capire se verranno accertate le responsabilità di questo scempio e se verrà prevista qualche azione risarcitoria per chi ha permesso tutto ciò. Ed anche cosa accadrà alla normale fruizione del teatro, dove sono previsti importanti spettacoli.
Resta, però, ancora una volta l’incredibile atteggiamento del sindaco che sapeva tutto e prima ha nascosto il fatto che bisognava rimuovere la vernice, poi ha mentito alla città dicendo che non sapeva nulla e attendeva una relazione che già aveva ricevuto.