Social. Nell'affrontare l'argomento di questi nuovi mezzi di comunicazione, non si dimentica l'idea del filosofo e semiologo Umberto Eco: "I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli".
Una protagonista assoluta è la Ferragni, attualmente in bassa fortuna per la vicenda del panettone promosso a scopo benefico. I fatti emersi stanno dimostrando la diversità della destinazione dei fondi. A segnalare la vicenda è stata Selvaggia Lucarelli, altra star dei nuovi strumenti di divulgazione. Trattandosi di una denuncia riguardante un comportamento sbagliato, ammesso dalla stessa autrice, di una persona nota e di successo, gli elogii per l'opinionista sono stati unanimi.
Diversamente sta andando dopo la scoperta del compagno Biagiarelli di una presunta recensione fasulla e la relativa risposta della propretaria di una pizzeria con tredici tavoli, sita a Sant'Angelo Lodigiano - Lodi -, che poi si è tolta la vita. Si precisa che Biagiarelli e la Lucarelli non sono giornalisti e quindi non devono attenersi al codice deontologico che stabilisce: "La divulgazione di notizie di rilevante interesse pubblico o sociale non contrasta con il rispetto della sfera privata quando l’informazione, anche dettagliata, sia indispensabile in ragione dell’originalità del fatto o della relativa descrizione dei modi particolari in cui è avvenuto, nonché della qualificazione dei protagonisti".
Ed ancora: "La sfera privata delle persone note o che esercitano funzioni pubbliche deve essere rispettata se le notizie o i dati non hanno alcun rilievo sul loro ruolo o sulla loro vita pubblica". Ma Selvaggia ha uno spazio importante su un giornale nazionale, il Fatto Quotidiano, che le permette di replicare allo shitstorm e agli hater che la stanno bersagliando, infatti è accaduto nei giorni scorsi che sia stato pubblicato un suo pezzo dal titolo: "Il ditino dei giornali che però perdonano gli hater di casa loro".
"Sono profondamente grata al variopinto esercito di giornalisti che in queste giornate difficili - scrive la Lucarelli - mi sta alleggerendo l’animo impartendomi appassionanti lezioni su cosa significhi davvero maneggiare una notizia e, soprattutto, la verità. Naturalmente con la sensibilità dovuta ai protagonisti delle notizie, perché non va mica bene provocare gogne come faccio io sui social".
Non si ritiene necessario riportare l'intero testo, il J'accuse è chiaro. Forse considerando il potere comunicativo detenuto dalla giurata di "Ballando con le Stelle" attraverso social e carta stampata, il suggerimento "maneggiare con cura" è più opportuno che mai.
Vittorio Alfieri