Il militare infedele è rimasto in silenzio. Comparso, questa mattina, dinnanzi al Gip di Trapani Samuele Corso, Francesco Ruggirello di 49 anni, in servizio alla Guardia costiera di Trapani, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Presente all'interrogatorio di garanzia il suo legale, avvocato Nino Sugamele. Accusato di corruzione, il militare rimane agli arresti domiciliari con l'obbligo di indossare il braccialetto elettronico.
“La posizione processuale del mio assistito – ha dichiarato Sugamele - verrà demandata al tribunale della Libertà di Palermo in considerazione del fatto che per la difesa non ci sono i gravi indizi di colpevolezza e ancora meno le esigenze cautelari che possano giustificare la privazione della libertà dell indagato”.
Cassette di pesce e altri favori per archiviare le multe elevate dalla Guardia costiera ai commercianti di prodotti ittici, nel corso di controlli, l’ipotesi di reato formulata dalla Procura di Trapani. Nell’inchiesta sono rimaste coinvolte alte quattro persone, tutti operanti del settore della commercializzazione di pesce. Una di loro, Giuseppe Blunda di 55 anni, originario di Alcamo ma residente a Castellammare del Golfo, è stata sottoposta alla misura dell’obbligo di dimora.
Secondo quanto emerso dalle indagini, per fare annullare una sanzione, per illeciti amministrativi, elevata alla ditta “Miomercato Srl” di Calatafimi-Segesta, di cui Blunda è rappresentante legale, avrebbe pagato i lavori eseguiti nell’abitazione del militare infedele. Importo, duemila euro.