Caro mensa a Marsala. Arriva la stangata (non per tutti), protestano i genitori
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Il nuovo anno arriva con una sorpresa per molte famiglie di Marsala con figli che frequentano il tempo pieno.
Come abbiamo anticipato ieri, infatti, dal primo gennaio sono aumentate le tariffe per la mensa scolastica, ovviamente in quegli istituti che offrono il servizio. Una stangata, prevista già a settembre, che dopo le proteste dei genitori, l’amministrazione Comunale e Marsala Schola hanno sospeso per qualche mese.
Ma adesso il conto, salato, si ripresenta a molte famiglie marsalesi.
L’aumento delle tariffe della mensa in alcuni casi è anche del doppio, e far mangiare i propri figli a scuola diventa un lusso.
Perchè aumentano le tariffe?
Le tariffe dovevano aumentare già a settembre, a causa dell’aumento dei costi e dell’aumento anche dell’utenza. Marsala Schola, l’istituzione comunale che si occupa dei servizi per le scuole elementari e dell’infanzia, ha avuto per mesi i trasferimenti fermi dal Comune per poter fare la nuova gara d’appalto per affidare il servizio mensa. Una nuova gara che è adesso in corso e che dovrebbe portare ad aggiudicare il servizio ad una nuova ditta. Nell’attesa, già in estate era stato prorogato l’appalto della precedente ditta, e a dicembre è arrivata l’ulteriore proroga fino a fine anno. Per Marsala Schola in sostanza il servizio costa di più e si deve finanziare in qualche modo, e visti i trasferimenti fermi dal Comune, in qualche modo bisogna far fronte. Le soluzioni potevano essere diverse: tagliare il servizio (ad esempio garantirlo solo alcuni giorni a settimana), ridurre l’utenza (impossibile decidere chi deve mangiare e chi ) o aumentare i costi.
A settembre si è trovato il modo, attraverso un tesoretto in bilancio ereditato dagli anni della pandemia, di lasciare le tariffe per com’erano. Adesso però la situazione non sembra essere risolvibile. Almeno per le scuole elementari, per le quali ci sarà l’aumento. Sono salve, invece, le tariffe per la scuola dell’infanzia e materna.
Per chi?
L’aumento c’è ma non per tutti, si salvano dalla stangata le famiglie dei bambini che frequentano la scuola d’infanzia e materna. Mentre il salasso arriva per le scuole elementari. Le scuole di grado più basso, spiegano da Marsala Schola, si “salvano” grazie a un finanziamento del Ministero dell’Istruzione che permette di “calmierare” i prezzi per quella fascia. Nulla da fare, invece, per le scuole elementari. Eppure bastava poco.
Servivano 120 mila euro per far restare le tariffe attuali. 120 mila euro, per 5 mesi, 24 mila euro al mese. Soldi che Marsala Schola avrebbe chiesto nelle scorse settimane sia al Consiglio comunale, in fase di approvazione del Bilancio, sia all’amministrazione guidata dal Sindaco Massimo Grillo. Ma non c’è stato il via libera. Non si sono trovati i soldi per permettere alle famiglie di far mangiare a prezzi accettabili i bambini a scuola. Ma si sono trovati per spettacoli in piazza a Natale con una manciata di spettatori…
Quanto aumentano?
Praticamente tutti pagano la mensa, solo per chi ha un Isee 0 può far mangiare gratuitamente i propri figli alla mensa scolastica. Ma sappiamo bene che è davvero molto difficile avere un Isee zero. Mentre tutti gli altri, anche chi ha 10 euro di Isee, pagano. Le tariffe variano in base all'Isee, dicevamo, e se prendiamo in considerazione chi ha meno di 3 mila euro di Isee dovrà sborsare 2.50 euro, mentre l'anno scorso era gratis. Una famiglia con Isee medio marsalese, intorno ai 10 -15 mila euro paga più di 4 euro al giorno.
L’aumento grava maggiormente, in percentuale, per i redditi bassi, come si nota nella tabella in basso.
Particolarmente penalizzate le famiglie con più figli. Anche se Marsala Schola ha deliberato lo sconto del 50% dal secondo figlio.
La protesta
I genitori dei bambini che frequentano il tempo pieno nelle scuole elementari sono comprensibilmente arrabbiati. Si aspettavano una soluzione per mantenere anche nei prossimi mesi la vecchia tariffa. Invece l’amministrazione Grillo ha deciso di non stanziare i fondi necessari. Così si prevedono azioni di protesta pacifica. Ad esempio la protesta del doppio panino, i bambini porteranno nel proprio zainetto due panini, e non mangeranno i pasti della mensa.
Nei mesi scorsi i genitori erano scesi in piazza, e non si escludono, infatti, proteste di questo genere.
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