Era giugno 2020 si era usciti dal lockdown dovuto al Covid-19, Marsala dopo quattro mesi si sarebbe recata al voto, già rinviato per la pandemia.
A metà del mese ci fu un appello di esponenti politici, che avevano ravvisato in Massimo Grillo il salvatore dell'urbe e recitava questo: "La crisi economica e sociale che ha investito anche la nostra città necessita di una risposta che coniughi esperienza, competenza e lungimiranza. Riteniamo siano questi, infatti, gli elementi essenziali per fronteggiare adeguatamente il difficile momento che stiamo vivendo. Il progetto civico, in un perimetro quanto più ampio possibile e che va oltre gli schemi politici tradizionali, rimane la soluzione migliore per unire attorno ad un programma di governo le migliori energie di Marsala. Rivolgiamo, pertanto, un appello a tutte le forze responsabili della città a farsi avanti per aderire alla nostra iniziativa in maniera tale da delimitare, entro il corrente mese di giugno, la coalizione che sosterrà il progetto civico.
Definita la coalizione, chiederemo a Massimo Grillo di sciogliere la riserva sulla sua candidatura a sindaco della città.
Auspichiamo una risposta positiva e siamo onorati di avere il supporto del notaio Salvatore Lombardo, che nella sua esperienza amministrativa ha dato prova di eccellente amministrazione senza cedere mai ad operazioni di potere.
Considerato che è prossima la data del voto riteniamo che sia terminato il tempo dei proclami, dei giochi politici e del protagonismo a tutti i costi. E’ utile invece farsi avanti senza paure, con generosità e coraggio nella massima trasparenza".
La preghiera recava queste firme: Pellegrino, Eleonora Lo Curto, deputati regionali, Ruggieri delfino di Musumeci, designato assessore. Sedici consiglieri comunali uscenti: Sturiano, Gerardi, Vinci, Flavio Coppola, Eleonora Milazzo, poi riconfermati. Oreste Alagna di nuovo a sala delle Lapidi, Galfano e Gandolfo designati assessori. Arcara, Angileri e Marrone candidati ma non eletti. Sinacori, Chianetta e Ingrassia non ricandidati. Pino Milazzo sostituito dal figlio, Alessandro Coppola dal padre, ma lasciato a casa. Tutto sotto l'egida di Lombardo, Grillo diversamente da Ulisse non seppe resistere alle sirene della politica. Esperienza, competenza e lungimiranza furono i requisiti individuati. Il primo ampiamente dimostrato dal neo sindaco, ha mandato via, Ruggieri, Galfano, Gandolfo, la Coppola voluta da Pellegrino e Alagna dalla Lo Curto. L'ex europarlamentare ha chiesto scusa alla città e le fa onore, definendolo: "traditore, privo di cultura politica" e di gestione "familistica" della 'res publica'. Competenza nella 'detenzione' del potere, lungimiranza nell'alleanza con Sturiano deus ex machina di palazzo VII Aprile. Ma politici e cittadini non agognavano a quell'accezione dei tre sostantivi.
Vittorio Alfieri