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26/12/2023 06:00:00

  I fatti dell’anno. La corruzione nella sanità trapanese

Ancora una volta la sanità trapanese è finita sotto inchiesta. "Aspide"  è certamente l’indagine che ha suscitato più scalpore in provincia di Trapani in questo 2023. Sia perchè sono stati coinvolti dei politici, sia per i fatti scoperti.

Appalti, nomine e concorsi truccati, sesso in cambio del rilascio di una patante, c'è tutto questo nella nuova inchiesta sulla corruzione all’Asp di Trapani.
Cerchiamo di ricostruire alcuni fatti, importanti, emersi dall'indagine.


Due pezzi da novanta dell’Asp sono finiti in carcere, si tratta dell’ex direttore sanitario Gioacchino Oddo e della dirigente Maria Pia Messina. Otto persone sono finite agli arresti domiciliari. Tra loro il consigliere comunale di Mazara del Vallo, Giovanni Iacono Fullone, e soprattutto la presidente del consiglio comunale di Trapani, Annalisa Bianco. L’arresto di quest’ultima è diventato anche un caso politico a Trapani, inevitabilmente, trattandosi della seconda carica della città.
Indagato, senza misure cautelari, anche un altro consigliere comunale di Trapani, Gaspare Gianformaggio. L’inchiesta parte da lontano, dai tempi del Covid e dalla guida dell’Asp in mano a Fabio Damiani, arrestato nel 2020 nell’inchiesta “Sorella Sanità”.

 

 

 


I REGALI DEI POLITICI
Anna Lisa Bianco e Giovanni Iacono Fullone avrebbero fatto dei regali alla dirigente Maria Pia Messina per ringraziarla per i favori ricevuti.
In particolare Messina avrebbe fornito ad Annalisa bianco indicazioni utili sull’esame per il concorso per collaboratore amministrativo all’Asp. Le avrebbe detto gli argomenti d’esame in anticipo, sostanzialmente. La Bianco, successivamente, le ha regalato un paio di orecchini per “carineria”. A Iacono Fullone, invece, la Messina avrebbe rivelato informazioni che dovevano restare segrete circa una gara d’appalto sulla sanificazione dei locali dell’Asp. A lei e ad un’altra funzionaria, il consigliere mazarese ha regalato, in più puntate, gamberoni e altro pesce.

 

I CONCORSI CON L’AIUTO
Non c’è solo Anna Lisa Bianco tra i beneficiari delle “carinerie” della funzionaria Messina. Gli investigatori scrivono che - nella sua veste di Presidente della Commissione - Messina avrebbe “anticipato ad alcuni dei candidati gli argomenti e le tematiche delle domande che avrebbe loro formulato, o ancora evidenziato loro o a soggetti vicini ai candidati che li avevano "raccomandati" per l'assunzione - il testo da lei utilizzato per estrapolare le domande da porre in sede di prova orale, così comunque creando un evidente trattamento di favore e una grave violazione dei principi di correttezza e trasparenza della Pubblica amministrazione”.


LE NOMINE TRUCCATE
Gioacchino Oddo in qualità di direttore sanitario dell’Asp avrebbe favorito l’assunzione di Antonino Sparaco nell’incarico di direttore in sostituzione dell’Unità operativa Centro Salute globale. Secondo l’accusa, il direttore sanitario dell’Asp non avrebbe pubblicato il bando «in mancanza di profili oggettivi e soggettivi richiesti dall’ufficio risorse umane, favorendo la prosecuzione della direzione e la predisposizione della procedura concorsuale separata per agevolare la nomina». Inoltre Sparaco, «mediante timbratura del badge», avrebbe attestato false prestazioni lavorative fuori sede. I due si conoscevano molto bene, e Oddo avrebbe tentato di approfittare di questa amicizia per i suoi guai giudiziari. In particolare avrebbe chiesto a Sparaco di incontrare la sua compagna, giudice al Tribunale di Trapani, probabilmente con l’intenzione di avere notizie in merito all’indagine per le molestie sessuali ad una donna. Richiesta non assecondata da Sparaco.



SESSO PER UNA PATENTE
Gioacchino Oddo è stato arrestato ed è finito in carcere anche perchè, nella qualità di Direttore Sanitario dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani, avrebbe abusato del suo ruolo, cercano di indurre una donna ad intrattenere con lui una serie di rapporti sessuali, in cambio del suo interessamento per il rinnovo della patente di guida speciale in favore della donna, velocizzando la pratica e le visite mediche. Il tutto da Gennaio ad Aprile del 2021. Per la donna, classe 1969, è scattato l'obbligo di dimora.  


GLI APPALTI
Non solo gli appalti affidati alla ditta di Iacono Fullone, ricambiati con i gamberoni. Uno degli appalti attenzionati dalla Finanza è quello sulle forniture per dotare di ventilatori polmonari 35 posti di terapia intensiva e 135 ordinari durante l’emergenza Covid negli ospedali di Trapani, Castelvetrano e Marsala. La commessa era stata assegnata alla Althea srl di Roma.
E’ l’epoca dell’emergenza, è l’epoca delle procedure “snelle”, si decide così di bypassare l’evidenza pubblica e affidare la commessa da 1,35 milioni di euro alla Althea. Ma per i finanzieri c’è qualcosa che non quadra. In particolare che Antonella Federico, nella duplice veste di dipendente della Althea e responsabile di una più grande commessa assegnata dall’Asp di Catania, si sarebbe messa d’accordo con Fabio Damiani e la funzionaria Giuseppa Messina, nominata provveditore dell’Azienda sanitaria. Althea avrebbe fornito apparecchiature non conformi con una falsa attestazione presentata da Federico. La stessa Federico, su indicazione di Damiani, avrebbe definito il capitolato della gara poi vinta dalla sua azienda. Insomma la Federico era controllore e controllato, e avrebbe fornito degli strumenti diversi, non “top di gamma”, altro materiale ordinato non venne consegnato. C’è da dire che Gioacchino Oddo e la Messina revocarono la gara in autotutela.

IL COVID NASCOSTO
Tra i fatti emersi c’è anche quello del Covid non dichiarato.
Maria Pia Messina e il compagno Alberto Adragna, di professione odontoiatra, avrebbero violato la normativa sul tracciamento e l’isolamento Covid. Cioè avrebbero fatto carte false pur di non svelare la loro positività “probabilmente alla variante Delta” del virus nell’agosto 2021. L’obiettivo era evitare la chiusura dello studio dentistico come previsto dalla normativa. Ci sarebbero riusciti grazie all’aiuto di Alberto Gisone, titolare di un laboratorio di analisi cliniche.
 



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