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25/12/2023 06:00:00

I porti di Trapani e Mazara svoltano con il dragaggio. Marsala attende il progetto e si rende più sicuro

Finalmente si sistemano i fondali di due dei porti più importanti della provincia di Trapani. Da qualche settimana, per l'esattezza da metà dicembre, sono iniziati i lavori di dragaggio sia al porto di Trapani che a quello di Mazara.

Se in entrambi i casi migliorerà la navigabilità all'interno delle aree portuali, in particolare per il porto trapanese, consentirà un maggiore utilizzo dal punto di vista dell'approdo crocieristico o per quanto riguarda l'approdo di navi porta container, per quello di Mazara, invece, oltre al miglioramento generale dell'infrastruttura portuale, consentirà, soprattutto ai pescherecci, di poter fare il loro lavoro senza più problemi.

Se le operazioni di dragaggio stanno  interessando i due porti, lo stesso, non si può dire per il porto di Marsala che avrebbe, come sappiamo, assolutamente il bisogno di essere liberato da detriti e fango accumulati da tanti anni ma al momento si attende che l'iter di progettazione della Regione Siciliana venga terminato. 

Porto di Trapani - I lavori di dragaggio nel porto di Trapani per migliorare le condizioni di sicurezza durante l’accesso e l’ormeggio delle navi, interessano l’imbocco e tutto il canale di ingresso alle aree di attracco traghetti, passeggeri e merci, e la zona centro-orientale, a partire dal molo Ronciglio, il molo Sanità, fino all’inizio del terminal aliscafi: qui i fondali saranno portati rispettivamente a una profondità di -11 e -10 metri. L’opera è stata aggiudicata, per un importo di 67,5 milioni del PNRR, da un RTI composto da RCM Costruzioni Srl, Società Italiana Dragaggi S.p.A. e Tecnobuilding s.r.l. La consegna definitiva dei lavori è avvenuta il 2 ottobre 2023, 600 giorni il tempo stimato per l’esecuzione.

 “Inutile dire che siamo felici per questo avvio”, le parole di Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale. “Ancora ricordo, appena insediato, il mio primo incontro con la portualità trapanese: tutti chiedevano il dragaggio. Abbiamo iniziato a ottobre con la bonifica dei residuati bellici e ora siamo arrivati finalmente alla fase vera e propria di dragaggio dei fondali. Particolare attenzione è stata rivolta dall’AdSP agli aspetti ambientali: è previsto un monitoraggio continuo dei lavori, sul quale abbiamo investito circa 1 milione di euro, per assicurare un’adeguata protezione dell’ambiente. Il piano è stato concordato con Arpa che vigilerà sulla corretta applicazione durante l’intera esecuzione dell’opera. L’Adsp ha, inoltre, contrattualizzato un ingegnere ambientale, inserendolo nell’ufficio di direzione lavori”.

Porto di Mazara -  Ci sono voluti tantissimi anni prima che il porto canale di Mazara del Vallo avesse la sua escavazione. Il 14 dicembre scorso, il sindaco Salvatore Quinci e ormai l’ex assessore ai Lavori Pubblici, Vito Torrente, hanno avviato i lavori e presenziato agli stessi.Presenti i rappresentanti dell'impresa Ares di Roma che hanno avviato le operazioni di dragaggio.
Si tratta per Mazara di un traguardo importante, dopo anni di burocrazia e di tavoli tecnici finalmente è arrivato il giorno della vera escavazione. Per l’esattezza sono trascorsi più di 10 anni, il sindaco è stato chiaro: “Dopo anni interi di una classe politica che fa solo chiacchiere, che non fa nulla e non lasciare fare agli altri, ecco che arrivano i fatti. Non consentiremo a nessuno di strumentalizzare questo momento, già mi immagino che da oggi i soliti, che mai hanno fatto nulla per questa città, cominceranno a parlare. Noi andiamo avanti con i fatti. Questo è solo l’inizio, presto annunceremo nuovi e importanti finanziamenti sempre sul fiume Mazaro”. I lavori di dragaggio interesseranno la zona che va dai ponti del porto canale fino alla statua di San Vito, compresa l'area dei cantieri, lavori che dovranno concludersi entro il mese di febbraio 2024. L'investimento complessivo è di circa 2 milioni e 700mila euro. Qui il video del giorno di inizio lavori.

Porto di Marsala - L'iter è in corso. L'assessorato delle Infrastrutture e alla Mobilità ha aggiudicato la progettazione dei “Lavori di messa in sicurezza e dello studio di viabilità portuale/extra portuale”, affidando l'appalto ad raggruppamento temporaneo di professionisti (RTP), costituito dalle ditte Modimar, Technital, Modimar Project, React e IG&P con sede a Roma. Per il sindaco Massimo Grillo, si attende la formalizzazione del contratto per avere tempi certi sulla realizzazione e a quel punto poter avere il finanziamento di 60 milioni che dovrà consentire di realizzare il porto.

Porto necessita di dragaggio al più presto - Intanto, nell'attesa che si concluda l'iter procedurale della Regione, che dovrebbe portare all'inizio dei lavori, il porto di Marsala, con l'ordinanza dello scorso anno da parte dell'autorità marittima che vieta l'ingresso alle imbarcazioni con pescaggi superiori a 4 metri, è stato declassato. Un porto che, se fino a qualche anno fa consentiva l'arrivo delle navi da carico che trasportavano soda, vetro, legna o pietrisco, ora, con un pescaggio così ridotto a causa della posidonia oceanica, può mettere a rischio la stessa navigazione degli aliscafi o degli stessi pescherecci. Dal lato opposto, nella zona del porticciolo, sono ormai anni che imbarcazioni di una certa stazza non possono entrare e sono costrette a navigare verso altri porti, anche solo per fare carburante. Il dragaggio, dunque, per il porto marsalese è un'operazione di vitale importanza. 

Per il porto marsalese si prospetta un futuro nell'autorità di sistema? - Sembra che si muova qualcosa in tal senso. Il sindaco Grillo conferma in una intervista di voler attivare tutte le procedure di richiesta per far entrare il porto di Marsala all'interno dell’Autorità Portuale di Sistema della Sicilia Occidentale che consentirebbe di inserire la città e la sua infrastruttura in una rete di portualità e godere dei benefici e degli investimenti che può generare.

Gaspare Panfalone, "Il porto di Marsala ha enormi potenzialità" - Riguardo al futuro infrastrutturale del porto di Marsala, la nostra redazione ha sentito uno dei massimi esperti in porti e gestione portuale, Gaspare Panfalone, amministratore delegato della Riccardo Sanges & C., storica agenzia marittima, attiva in diversi porti siciliani e terminal operator, ed impresa portuale operante nel porto di Trapani, di Mazara del Vallo e di Porto Empedocle.  “Mi fa enorme piacere verificare un rinnovato interesse nei confronti del porto di Marsala; ho sempre pensato che il porto lilibetano - spiega Panfalone - in base anche al suo non così lontano importante passato commerciale, con un reale miglioramento della sue infrastrutture (banchine e soprattutto pescaggio), avesse enormi e reali potenzialità per fare rete con il porto del capoluogo, potendo in questa maniera migliorare l’offerta complessiva di banchine e di servizi portuali dei porti dell’estremo occidente della Sicilia. Il porto di Marsala adeguatamente ristrutturato ed il porto di Trapani garantirebbero in definitiva rinnovate ed importanti possibilità d’intercettare nuovi traffici commerciali e di consolidare quelli già esistenti, sia nel settore turistico (cruising e yachting), che nel settore delle merci. Tale circostanza valorizzerebbe, appunto, ancora di più il porto di Trapani che oggi grazie alle iniziative industriali e commerciali dei suoi operatori e soprattutto grazie all’importantissima attività d’infrastrutturazione compiuta dall’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale, guidata dall’infaticabile lavoro del suo presidente Pasqualino Monti può definirsi come un porto attivissimo ed in continuo movimento. I lavori già eseguiti (nuove stazioni marittime) e soprattutto i nuovi lavori di dragaggio (pescaggio sulle banchine occidentali fino a metri 11) che sono già partiti e che saranno portati a compimento entro giugno 2026, sono sotto gli occhi di tutti".

Azioni di messa in sicurezza - Al porto nel frattempo, oltre all'illuminazione, che è stata ripristinata dopo tanto tempo al buio, si stanno comunque facendo delle azioni di messa in sicurezza. Le banchine, quella della zona della dogana sono da tempo sistemate, si stanno installando delle telecamere di sorveglianza all'ingresso e non solo, e c'è già una nuova barra, per accedere all'imbarco degli aliscafi. Lavori coordinati dalla Capitaneria di Porto e guidata dal comandante Vito Miceli e dei quali vi parleremo più avanti dettagliatamente. 

 



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