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23/12/2023 06:00:00

Dario Safina: "Una Finanziaria che non si occupa di politiche industriali e dei settori in crisi"

Dario Safina, le scorie radioattive potrebbero trovare deposito in due località del Trapanese come Fulgatore o Calatafimi Segesta. Ci sono i sindaci che stanno mostrando il loro disappunto. Lei cosa ci dice?

Il PD ha espresso massima sostegno all'iniziativa dei sindaci. La nostra posizione come quella dei sindaci, è una posizione di merito. Questi Comuni, e io ero amministratore locale all'epoca, hanno fatto delle affermazioni di carattere tecnico sulla non idoneità delle zone che invece si vorrebbero dichiarare idonee e abbiamo anche ravvisato, come trasportare queste scorie in Sicilia, ha un costo è notevolissimo e aumenta i rischi di danni ambientali. Avremmo i rifiuti che provengono dalla Lombardia, viaggiano fino al porto di Trapani e poi devono essere trasferiti nei siti di stoccaggio. Immaginate i rischi che si possano correre. Non so come la Sogin possa pensare che i siti siano idonei, senza parlare del fatto che quei siti sono di grande importanza agricola e turistica. Come si fa a immaginare Calatafimi dove c'è un'area archeologica importantissima per la Sicilia, che dovremmo potenziare, perché i trecentomila ingressi che fa sono buoni ma dovremmo raddoppiarli. E come si fa a pensare ad un'area come quella di Fulgatore che potrebbe avere un sviluppo agricolo fondamentale per il nostro territorio e invece trasformarla in un deposito di scorie. Su questo non arretreremo di un passo.

Safina si torna in Aula per la legge Finanziaria. L’assessore Falcone dice che guarda al futuro.

E’ una Finanziaria dove non si parla di politiche industriali, dei settori produttivi in crisi: agricoltura, pesca e artigianato. Non si riformano le istituzioni regionali con le lentezze che ne conseguono, dove si mettono le risorse per il fondo pensioni, 118 milioni, dove se non fosse stato per le opposizioni sarebbe passata una impostazioni per cui la battaglia contro gli incendi sarebbe stata a carico dei Comuni, invece, siamo riusciti a comprendere che gli uomini e i mezzi devono essere quelli regionali e si sono aumentati i fondi per i forestali, grazie all’impegno del PD e degli altri partiti di opposizione. E’ una Finanziaria dove si parla di fondi per lo sviluppo, per le assunzioni ma questi fondi non solo legati da alcuna scelta politica, sono a pioggia senza che nel frattempo si interviene sulle infrastrutture e sulla internazionalizzazione delle nostre imprese, misure a metà che creano solo sprechi. Ci sono, poi, anche alcune cose buone che sono state fatte con il contributo di tutte le forze politiche, che riguardano il superamento del precariato storico.

Riguardo al ponte sullo Stretto e ai fondi che stanno scippando alla Sicilia, cosa ci dice?

Stanno dicendo un sacco di bugie tra governo Meloni e Schifani. La verità è che la cifra necessaria, un miliardo o un miliardo e trecentomila, per superare il gap con le altre regioni la pagheranno i siciliani, mentre con queste risorse si potrebbe fare la Castelvetrano Gela passando per Agrigento, si potrebbe completare lo scorrimento Marsala - Mazara, si potrebbe intervenire sul miglioramento delle ferrovie. Avere l’alta velocità sulla Palermo Catania sarebbe fondamentale, ma noi avremo solo l’alta intensità. Da Trapani a Palermo non si può viaggiare in treno, se non fosse stato per il governo nazionale a guida PD non ci sarebbero state le risorse per la Palermo Trapani via Milo. 

Ecco l'intervista integrale.