15,20 - Indagini in corso sull'omicidio avvenuto a Palermo. Gli agenti della polizia scientifica hanno lavorato nella discoteca Notr3 dove la notte del 21 dicembre è stato ucciso Rosolino Celesia con due colpi di pistola. I poliziotti hanno anche acquisito diversi video sia girati dalle telecamere del locale che da quelle della videosorveglianza esterna. In uno si sentono nitidamente i colpi di pistola e sono più dei due che hanno ferito a morte il giovane.
In un secondo filmato si vede il fuggi fuggi generale e alcune persone che portano fuori il corpo della vittima che si sarebbe appoggiata ad una vettura parcheggiata in via Giovanni Raffaele dove si trova l’uscita secondaria e dove sono rimaste le tracce di sangue. Infine in un terzo video l’arrivo dell’ambulanza privata che ha portato Celesia nel cuore della notte al pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo. La vittima, ex calciatore, è stata colpita al torace e al collo ed è morta al pronto soccorso.
Secondo le indagini coordinate dalla procura a uccidere l’ex calciatore sarebbe stato un minorenne di 17 anni. Il fratello di 22 anni è accusato di detenzione illegale di arma da fuoco. Entrambi sono stati fermati ieri sera.
08,00 - Due fratelli di 22 e 17 anni sono stati fermati per l’omicidio del 22enne Rosolino Celesia, ucciso con tre colpi di pistola ucciso con tre colpi al collo e al torace nel bagno di una discoteca nel centro di Palermo, forse dopo una rissa mercoledì notte.
La Procura di Palermo, dopo l'indagine lampo della polizia di Stato che ha sentito i testimoni e ha esaminato i filmati delle videocamere, ha disposto il fermo di due fratelli.
Il minorenne è accusato di omicidio, il fratello maggiore di detenzione illegale di arma da fuoco. Il delitto sarebbe stato commesso al culmine di una lite scoppiata nel locale. Tra la vittima e i due fratelli i rapporti sarebbero stati tesi da tempo: i tre avrebbero partecipato un mese fa ad un’altra rissa. Solo qualche settimana fa, a pochi metri dal locale dove è avvenuta la lite culminata nell'uccisione del giovane, qualcuno ha sparato in aria tra la folla: anche allora probabilmente una "sfida" tra bande di giovani. Ieri sera proprio per chiedere maggiori controlli e impegni alle istituzioni in varie zone della città dopo l'escalation di furti, risse, sparatorie, si è svolta una fiaccolata organizzata dai frati della Chiesa di Sant'Antonino alla stazione centrale. Alla manifestazione ha preso parte anche l'arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice: "Non possiamo disimpegnarci da questa emergenza crescente che coinvolge i giovani".