E’ passata una settimana dall’inchiesta che ha messo sotto i riflettori l’ASP di Trapani e una parte della politica. Perchè tra le persone arrestate, ai domiciliari, c'è Anna Lisa Bianco, la presidente del consiglio comunale di Trapani.
Lo sgomento di Palazzo Cavarretta c’è tutto, i consiglieri chiedono un clima sereno per poter guardare in faccia i cittadini e soprattutto per lavorare senza alcuna ombra sul loro operato.
Sono tutti concordi in questo, salvano l’aspetto umano, mostrano piena fiducia nella magistratura, augurano agli indagati di far chiarezza e di uscire indenni dalla indagine in corso ma allo stesso tempo ne fanno una questione che attiene pure all’etica politica.
Annalisa Bianco è la presidente del consiglio comunale, è stata sospesa dal Prefetto di Trapani, la stessa però mantiene congelato il ruolo, non si è dimessa dalla carica di presidente, qualora lo facesse resterebbe comunque una consigliera comunale.
La Bianco con molta probabilità aspetta l’esito del riesame per poi decidere il da farsi, tuttavia c’è una chiara indicazione politica da parte di tutti i gruppi consiliari.
Ad indicare la strada Dario Safina, parlamentare regionale: “A una settimana dall’inchiesta denominata ‘Aspide’ ritengo doverosa una riflessione meramente politica. Comprendo perfettamente le difficoltà della Presidente del Consiglio comunale di Trapani, la quale è stata travolta da una vicenda che, sicuramente, mina la sua capacità di giudizio. Sennonché, ciascuno di noi, quando ricopre una carica pubblica, e Annalisa Bianco, occupa lo scranno più alto di Palazzo Cavarretta, è chiamato a mantenere la massima lucidità a tutela delle istituzioni che rappresenta. Per tale motivo, seppur da convinto garantista, consapevole che ciascuno degli indagati potrà far valere la sua innocenza, vorrei invitare la Presidente del Consiglio comunale di Trapani ad una seria riflessione sull’opportunità di liberare l’Assise civica dall’imbarazzo di un vertice che, alle prese con una vicenda che comunque esprime un livello di diffuso malcostume (che non è detto che abbia rilevanza penale), potrebbe pregiudicare l’autorevolezza dell’intero consesso civico nonché l’autonomia del suo Presidente”.
Safina sa che le istituzioni sono in questo momento minate da questa vicenda e le dimissioni della Bianco consentirebbero al consiglio comunale e alla città di Trapani di andare avanti.
Il deputato dem non esprime giudizi: “Con ciò, pur non esprimendo alcun giudizio sull’indagine in corso, rispetto alla quale Annalisa Bianco - libera dagli impegni istituzionali di Presidente del Consiglio - avrà modo di far valere le sue ragioni, senza in alcun modo pregiudicare l’autonomia e l’indipendenza del Consiglio comunale di Trapani, nel quale potrà continuare a svolgere, laddove ve ne fossero le condizioni, la funzione di consigliere comunale”.
Cosa determinerà la Bianco si vedrà nei prossimi giorni, tuttavia ci sono ragioni di opportunità che vanno valutate, anche perché le dimissioni rappresenterebbero pure un senso alto di rispetto per le istituzioni che si rappresentano.