L’analisi del Centro Studi Guglielmo Tagliacarne e Unioncamere sulle stime 2022 del reddito disponibile delle famiglie consumatrici, ha
indicato dei dati importanti per la crescita delle comunità, si parte da un minor divario tra Nord e Sud, la città di Caserta è prima per crescita con un +14,2%, mentre Milano resta la provincia più ricca, con 32.855 euro per abitante.
Fanalino di coda è Enna, città più povera con 13.701 euro. Ma nel complesso tutto il Meridione ha un incremento del reddito familiare in termini monetari del 9,1%, contro il +8,3% dell’Italia nord-occidentale, il +7,7% del Nord-Est e il +7,3% dell’Italia centrale.
Ma è pure vero che se si guarda al reddito pro-capite delle famiglie è ancora Milano con 32.855 euro per abitante in cima alla graduatoria, poi c’è Bolzano con 27.966 euro, seguono Monza e la Brianza con 27.520 euro.
I posti più bassi della classifica sono occupati da territori del Sud, Enna ultima ma poi c’è pure Agrigento con 13.725 euro, Caserta con 13.923 euro, qualcosa si è mosso per le politiche redistributive ma non è ancora sufficiente.
Lo sprint per gli incrementi del reddito delle famiglie più consistenti tra il 2019 e il 2022 a prezzi correnti è tutto delle regioni del Mezzogiorno, a guidare la classifica è la Basilicata con una crescita del 12,3%, seguita da Puglia e Sardegna con entrambe +10,4%.
Al centro Italia la posizione peggiore è quella di Frosinone, al 99° posto con 14.593 euro, e nell’Italia settentrionale da Rovigo al 70° posto con 18.350 euro.
