Passano i mesi e l'Asp di Trapani continua ad essere parecchio distratta ( alcuni suoi pezzi sono stati coinvolti nell’ennesima inchiesta giudiziaria ‘Aspide' proprio pochi giorni fa) in relazione allo stato di abbandono in cui versa l’ospedale Abele Ajello di Mazara. Ne avevamo già scritto innumerevoli volte (qui e qui le ultimissime) ma nulla cambia, anzi, peggiora ulteriormente.
DOMENICA 10 DICEMBRE MEDICINA SENZA MEDICI - Una nostra fonte, interna al nosocomio cittadino ci ha riferito che, domenica scorsa, “Il reparto di Medicina del presidio ospedaliero di Mazara era sprovvisto di medici. Il turno di mattina non prevedeva medici in servizio in medicina né guardie interdivisionali. Nonostante - continua a riferire a Tp24.it l’operatore sanitario che preferisce mantenere l’anonimato - si sapesse da molto tempo della mancanza di copertura, non è stato previsto un ordine di servizio. I pazienti ricoverati non sono stati valutati, le eventuali e possibili urgenze (che per fortuna non ci sono state) non avrebbero avuto un responsabile. L’assistenza è stata assicurata dagli infermieri, senza un indirizzo medico aggiornato ad oggi”. E poi: “Claudio Pernice, il responsabile, risulta in malattia; Maria Messina si è dimessa” e, pare, sia in attesa di essere trasferita in Pronto Soccorso. In concomitanza di questo annunciato trasferimento della Messina si è verificata la malattia del responsabile. “Lei (la dottoressa Messina n. d.a.) fa i turni di mattina - continua la nostra fonte anonima - di pomeriggio copre la Neuro, di notte la Cardiologia, e contemporaneamente cardiologi, chirurghi e neurologi fanno i turni in Pronto Soccorso”. Come se non bastasse, ancora, in ospedale “a Mazara” c’è qualcuno che “pretende che noi dei reparti copriamo i turni e, invece, fa ordini di servizio ai medici di Trapani per andare a coprire i turni a Castelvetrano”. Insomma, la solita musica che vede il nosocomio mazarese come l’ultima ruota del carro della sanità trapanese.
DENUNCIAMO LA PROBABILE PROSSIMA CHIUSURA DELL’OSPEDALE ABELE AJELLO - L’ultimo urlo di disperazione, non rassegnata, è giunto, nei giorni scorsi, dal ‘Tribunale per i diritti del malato’ che così è intervenuto, attraverso una nota stampa indirizzata ai medi locali: “Come volontari di Cittadinanza Attiva – Tribunale del Malato - Sezione Territoriale di Mazara del Vallo, non possiamo più tacere sullo stato di abbandono dell’Ospedale Abele Ajello, denunciamo con forza, limitandoci ai fatti essenziali, che: manca ancora la Anestesia e Rianimazione, già finanziata, ma adesso non si sa dove siano finiti i fondi. Attendiamo notizie. Intanto a Mazara non si possono fare interventi di Chirurgia complessi e non si apre Chirurgia Oncologica.
1. Non è ancora installato, a distanza di 4 anni l’Angiografo (‘migrante’ come lo abbiamo rinominato noi di Tp24.it, nei mesi scorsi. Ne abbiamo scritto fino allo sfinimento, ben nove volte, da agosto 2021) acquistato per Cardiologia dell’A. Ajello e dirottato a Castelvetrano con alto rischio degli operatori. Intanto i lavori vanno a rilento.
2. Non è ancora disponibile la Risonanza Magnetica essenziale per Neurologia. Che si voglia dirottare a Castelvetrano addirittura la Neurologia stessa?
3. Non sono rientrati dopo 10 anni i seguenti reparti già presenti a Mazara nel 2013, emigrati per la ristrutturazione e accorpati di fatto negli ospedali di Marsala e Castelvetrano:
Ortopedia e Traumatologia, Oculistica, Pneumologia, Pschiatria
4. È di questi giorni la notizia gravissima delle dimissioni di uno dei due (dicasi soltanto 2) medici di Medicina, reparto essenziale da cui transitano il 50 % dei ricoverati, proposto da incompetenti direttori di accorparlo Castelvetrano. Senza Medicina non c'è ospedale.
5. Il Pronto Soccorso è diventato motivo di continuo contenzioso con i pazienti e con i responsabili di altre Unità. Chiediamo di monitorarne l’organizzazione e la gestione. È doloroso ammetterlo ma i politici locali sembra che abbiano ben poco interesse per il nostro nosocomio e così si lascia una città di 60.000 abitanti senza un ospedale, o peggio, con un ospedale che rischia di essere solo un Pronto Soccorso. E abbiamo visto in che stato è quest’ultimo e cosa sarebbe senza Medicina.
“UN SIT IN PER FUGARE I DUBBI” - Si chiede ora, in conclusione della nota stampa, una manifestazione. “Invitiamo i rappresentanti - aggiunge Cittadinanza Attiva - delle Istituzioni e delle forze politiche a partecipare assieme ai Cittadini, come parte attiva alla nostra iniziativa di un prossimo sit in, per esprimere con chiarezza la loro posizione, in primis per fugare i dubbi su supposte oscure manovre e per garantire il loro intervento a difesa di un bene comune quale è l’ospedale. In particolare, l’invito è rivolto (ma non solo) a: sindaco; presidente del Consiglio e Consiglieri comunali; deputati regionali della Provincia di Trapani; Coordinatori dei partiti politici rappresentati in città; politici militanti; candidati a sindaco. Sarebbe di conforto anche la presenza del Vescovo, l’unico ad aver preso posizione netta sull’emergenza Sanità, senza campanilismi, ma pensando a chi soffre e a chi non può permettersi la Sanità privata”.
LA REPLICA DEL SINDACO SALVATORE QUINCI - Noi di Tp24.it abbiamo provato a sentire in merito il primo cittadino che così ci ha risposto ieri pomeriggio 12 dicembre: “Oggi ho sentito i vertici dell’Asp e sto incontrando il tribunale per i diritti del malato di Mazara”. Poco dopo la conclusione della riunione, tramite un comunicato stampa, giunge l’aggiornamento del sindaco. Questi, dopo aver riepilogato e confermato tutte le criticità irrisolte, ormai da dieci anni ha dichiarato che: “Non si può restare immobili di fronte ad una tale emergenza”, ha detto Quinci ai suoi interlocutori rassicurandoli che saranno messe in campo tutte le azioni necessarie per trovare le giuste soluzioni. “La carenza di medici, poi, rimane il problema principale che rischia di compromettere in maniera irrimediabile la qualità delle cure offerte alla comunità. La prima richiesta che faremo al commissario straordinario dell'ASP di Trapani, Vincenzo Spera, sarà quella di sollecitare una mobilità del personale sanitario, al fine di assicurare una distribuzione equa delle risorse sanitarie e garantire che tutti i presidi sanitari possano erogare servizi sicuri e dignitosi”, ha aggiunto il sindaco di Mazara del Vallo. Stamattina, così come concordato durante l’incontro di ieri, Quinci - conclude la nota - ha chiesto un incontro urgente con il commissario dell’ASP Trapani”.
Alessandro Accardo Palumbo
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