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15/12/2023 11:40:00

Archiviazione a Trapani per Selvaggia Lucarelli. Ecco per cosa era indagata

 Archiviata la posizione di Selvaggia Lucarelli denunciata, per il reato di diffamazione, dall’avvocato trapanese Nino Sugamele. A renderlo noto è stata la stessa giornalista e opinionista con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook.

"Dopo cinque anni dalla querela dell’avvocato Sugamele – scrive - per questo mio articolo ironico, la mia posizione è stata definitivamente archiviata. Per il giudice, nel definirlo il nuovo Saul Goodman, ho esercitato il diritto di satira. Però che fatica la giustizia, la vita".
Selvaggia Lucarelli era tra gli indagati del procedimento scaturito dalla denuncia di Nino Sugamele contro alcuni colleghi catanesi che lo avevano offeso sui social. Per quella vicenda già nel settembre del 2022 e nel febbraio del 2023, il Tribunale penale del capoluogo aveva emesso sentenza di condanna contro tutti gli imputati finiti a “giudizio”. In particolare, il giudice Chiara Badalucco ha condannato gli avvocati Gianluca Asciutti del Foro di Catania; Alberto Varano e Pierluigi Serra del Foro di Napoli, alla pena di 3.000, euro di multa, oltre che al pagamento delle spese processuali per il delitto di diffamazione aggravata.

 

 

Gli stessi imputati furono condannati in solido tra di loro al risarcimento del danno in favore della parte civile, quantificato in 10.000 euro
Il procedimento costituiva stralcio di analogo processo celebrato, sempre presso il Tribunale monocratico di Trapani e conclusosi a settembre del 2022, con sentenza emessa dalla dottoressa Roberta Nodari,  con la condanna di Giovanni Donzelli; Giancarlo Di Giulio; Anna Maria Delle Noci e Angelo Barbuscia Angelo e l’assoluzione degli avvocati Cataldo Intrieri ed Enrico Trantino e di altri sei professionisti e ulteriori 10.000 euro a titolo di risarcimento.

Nella diatriba tra avvocati era intervenuta anche Selvaggia Lucarelli.

Nel dicembre del 2018, infatti, redigeva un articolo sul “Fatto quotidiano” raccontando la diatriba tra legali e offendendo, secondo la tesi accusatoria, la reputazione professionale di Nino Antonino Sugamele, che, pertanto, sporgeva querela. Nell'articolo la giornalista avrebbe esplicitamente paragonato, la figura dell’avvocato Sugamele, a quella del personaggio televisivo Saul Goodman , dedito, nello svolgimento della sua attività professionale, ad attività illecite collegate anche alla criminalità e poste in essere in spregio di qualsiasi regola deontologica e morale.



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