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10/12/2023 18:10:00

"Il caso Zerilli a Marsala: quando le donne violentano le donne"

 Gentile Direttore di Tp24,

intervengo nel dibattito che si è innescato a proposito della "epurazione" di cui è stata oggetto Giuliana Zerilli, costretta a dimettersi dalla Presidenza della Commissione pari opportunità,"rea" di aver applaudito alla protesta degli studenti e della stessa Valentina Mira cui di fatto è stato impedito di presentare il proprio libro sulla violenza contro le donne.

Derubricare quanto accaduto nel quadro di una mera questione politica tra i tifosi di Grillo e i suoi oppositori è drammaticamente riduttivo, per questo prima di esprimere la mia opinione e per evitare che la stessa fosse letta come banale opposizione politica all'amministrazione Grillo,ho cercato di acquisire informazioni su quanto accaduto al Teatro Sollima.

Detesto i pregiudizi e da sempre li contrasto perché alimentano false opinioni, mistificano la realtà e innalzano antidemocratiche barriere culturali. Ciò premesso e tornando all'accaduto, ritengo che la vicesindaca di Marsala, spingendo Giuliana Zerilli a dimettersi abbia commesso un solenne autogol, trascinando in questa vergognosa "strafexspedition" non solo quanti si sono espressi a favore della squallida operazione punitiva all'interno della stessa commissione, ma tutta la Città, dato che chi amministra rappresenta non se stesso ma l'intera comunità.

Ma certo questa amministrazione ignora il valore di ciò che rappresenta e ne è stato, tra i tanti, recente esempio il triste spettacolo delle finte dimissioni di Ivan Gerardi che,piuttosto che occuparsi con serietà dei tanti problemi che affliggono i cittadini, preferisce interpretare il ruolo di "assessore Peter Pan" bugiardo, canzonatore, leggero e svolazzante, salvo ovviamente arrabbiarsi contro i giornalisti che hanno creduto alle sue "protocollate bugie".

Cari sindaco e vicesindaca, tranquilli, non ci attendevamo alcuna indignata presa di posizione contro l'assessore burlone, siete espressione della stessa mediocrità. Quella mediocrità esibita con incredibile indifferenza dal sindaco che ha ordinato la rimozione del murales dedicato a Marisa Leo dopo essersi ritualmente commosso al suo funerale.

Ma questo è il nuovo corso della politica impresso da Grillo che ha davvero di cui compiacersi dei nuovi assessori di suo riferimento. L'assessora Piraino fedele sodale del primo cittadino non ha saputo resistere all'impulso di esprimere tutta la potenza di un'amministrazione che ha trasformato l'incontro con l'autrice in una estenuante passerella, snaturando la ragione per la quale Vita D'Amico promuove il dibattito. Dibattito che vale la pena sottolineare aveva come protagonista non chi scrive, teorizza, legifera, giudica chi commette violenza contro le donne, mortificandole, stuprandole ed uccidendole ,ma chi quella violenza l'ha subita e ci fa i conti ogni giorno della sua vita. Nessuno si permetta di accusare Vita D'Amico di non aver saputo gestire il dibattito, si vergognino quanti piuttosto ne hanno approfittato per farne oggetto di narcisistica ed egoica sovraesposizione personale e politica.Si vergognino quanti hanno impedito che Valentina Mira facesse sentire agli studenti il dolore, la rabbia, la frustrazione vissuti ed anche la forza di lottare contro il violento, lo stalker, l'aggressore, il prepotente, il maschio dominatore.

Si vergognino quanti hanno impedito agli studenti di confrontarsi, di sviscerare e comprendere emozioni e sentimenti anche sbagliati che talvolta si agitano dentro le loro fragilità. Assessora Piraino si vergogni, lei esprime quella sottocultura di fiancheggiatori su cui si erge il dominatore che fa dell'avversario, del contestatore e dell'oppositore politico la propria vittima.

In questo caso la vittima ancora una volta è una donna e si chiama Giuliana Zerilli a cui va la mia piena solidarietà. Io da donna mi vergogno di lei che amministra questa Città con sguardo miope e strabico, senza alcuna visione ideale e senza le qualità che le donne hanno il dovere di esprimere in piena e consapevole libertà.

Eleonora Lo Curto