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02/12/2023 10:04:00

Processo "Sorella Sanità", tutte confermate le condanne in appello

Condanne confermate in appello per tutti i protagonisti coinvolti nella vicenda "Sorella Sanità", l'accordo di spartizione di appalti miliardari all'interno del sistema sanitario siciliano. Per più pesanti per due imputati, Antonio Candela e Giuseppe Taibbi. 

Le condanne - Ecco quanto stabilito dalla Corte d'Appello: sette anni e quattro mesi per Antonio Candela, ex manager dell'Asp di Palermo e ex responsabile della cabina di regia regionale per il contrasto al Covid in Sicilia, sei anni e 6 mesi per Fabio Damiani, ex manager dell'Asp di Trapani e responsabile della Centrale unica di committenza degli appalti per la Regione siciliana; quattro anni e 4 mesi per l'imprenditore Salvatore Manganaro; sei anni e 4 mesi per l’imprenditore e faccendiere Giuseppe Taibbi (sei mesi in più del primo grado); 5 anni e 10 mesi per Roberto Satta, ex responsabile operativo della Tecnologie Sanitarie spa; 7 anni e due mesi a Francesco Zanzi, allora amministratore delegato della stessa società; 5 anni e 10 mesi per Salvatore Navarra, ex presidente del consiglio di amministrazione di Pfe spa.

Tra le variazioni significative, le pene più pesanti per Candela e Taibbi derivano da una riqualificazione delle accuse: la Corte ha accolto il ricorso del pubblico ministero, passando dall'ipotesi di concussione a induzione indebita a dare e promettere utilità. Inoltre, la Corte ha deciso di inviare gli atti alla Procura per contestare il reato anche a Damiani.

ll processo è scaturito, dal blitz denominato "Sorella sanità" nel maggio 2020. “Sorella”, infatti, era il soprannome con cui gli indagati nascondevano l’identità di Fabio Damiani, allora potente manager. “Utilizzava il suo ruolo, la sua funzione per ottenere in cambio utilità economiche e favori politici”, scrisse il giudice di primo grado. 

Al fianco di Damiani, Manganaro ha avuto un ruolo significativo durante il processo decisionale dei lavori della commissione, interagendo con rappresentanti di diverse aziende partecipanti con l'obiettivo di favorire il successo di un'impresa rispetto ad altre all'interno delle gare d'appalto.