Cara redazione di Tp24,
È la prima volta che mi rivolgo a voi nonostante più di una volta ne abbia avuto la tentazione. Ma davanti a tanto scempio non posso solo guardare e non denunciare. Sono la mamma di una bimba che amava nuotare, che era una grande atleta con una grande passione e del talento, che ha fatto tanti sacrifici andando per un anno a Trapani, sperando nelle tante promesse dell’amministrazione.
Una bambina che credeva nei sogni, così come la bellissima squadra che si era creata con tanti giovani talentuosi ed appassionati. Adesso si è fermata, ha dovuto ripiegare cercando un altro sport e chiudendo il suo talento nel cassetto. Così come lei tanti altri bambini stanno rinunciando ai loro sogni in acqua, tanti cittadini ad un bene prezioso come la piscina sia per il corpo che per la mente. Quanto erano felice e quanto faceva bene quell’ora in piscina ai bambini “speciali” agli anziani, a chi soffre con i dolori alla schiena.
Ormai dopo tanta delusione, siamo appiattiti ed abbiamo perso la voglia di combattere dopo anni di false speranze, ma oggi passando da via degli atleti ho notato che un vetro della porta della piscina è rotto. Probabilmente i vandali la stanno sventrando così come questa amministrazione sta sventrando il nostro futuro e quello dei nostri figli. Di un bene pubblico bisognerebbe averne cura.
Quando guardo mia figlia penso che dovremmo chiedere scusa a queste generazioni per tutto ciò che gli stiamo togliendo, per tutto ciò che avrebbero dovuto avere anche solo per diritto e che, invece, rimarrà per molti solo un sogno.
Elena