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26/11/2023 06:05:00

Le iniziative a Santa Ninfa contro la violenza sulle donne

Si è tenuto ieri pomeriggio, presso l’aula consiliare del Comune di Santa Ninfa, un Think Tank dal titolo “Io sono, io dico”, in occasione del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulla donna.


In apertura dei lavori l’assessora Maria Terranova ha lanciato la visione di un video contro ogni tipo di violenza, realizzato da una scolaresca.
Ha voluto evidenziare il sindaco Carlo Ferreri che dei passi avanti sono stati fatti ma che ancora c’è molto da lavorare per affermare le pari opportunità e per sconfiggere quella cultura del patriarcato che è un retaggio culturale. Presente tra i relatori la senatrice forzista Daniela Ternullo, membro della relativa commissione femminicidi, l’approvazione del Ddl in senato contro la violenza di genere è diventato legge, una accelerazione dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, non solo scuole, non solo sinergia tra le varie forze sociali ma soprattutto un potenziamento dei centri antiviolenza, a cui sono destinate delle risorse.


Lo psicologo Sandro Veltri ha centrato l’argomento sulle emozioni e sui campanelli di allarme che sono riconoscibili e a cui si deve dare importanza per evitare che un rapporto già tossico possa degenerare in un fatto di cronaca nera, ha tenuto a sottolineare come la rieducazione di un maltrattante è fondamentale nel percorso di riabilitazione durante l’espiazione della pena, per non ritrovarsi un uomo ancora violento e dunque recidivo.


Il centro antiviolenza presente era rappresentato dalla presidente di Metamorfosi, Annamaria Bonafede: spesso alle donne manca la consapevolezza della stessa violenza subita e che arrivano alla denuncia dopo un percorso di elaborazione non semplice e nemmeno scontato. Le esperienze raccontate hanno intrattenuto la platea, molto reattiva e collaborativa, rappresentando uno spaccato di vita di alcune donne che sono state maltrattate. Un lavoro che segue delle regole precise e che non può prescindere dalla prevenzione, legata anche a percorsi scolastici che educhino al rispetto dell’altro.


Presente l’associazione Spazio Donna che ha sottolineato la necessità di riscoprire consapevolezza e di sapersi ascoltare e riconoscere, ogni donna ha la possibilità di essere libera da ogni dipendenza economica e di realizzare compiutamente se stessa. Una consapevolezza che riguarda donne e uomini, perchè c’è una società da rimescolare fronteggiando quei retaggi culturali che braccano le azioni e che delegano per natura alla donna la cura della casa, della famiglia, dei figli.
Ha concluso gli interventi l’assessora Linda Genco: realizzare se stessa prima di scegliere la realizzazione di un’altra persona, autodeterminarsi per operare scelte, per chiudere un rapporto che non ci soddisfa più. Ha poi letto una commovente lettera di una mamma che ha perso la figlia a causa di un femminicidio.
Al termine dei lavori si è tenuto un flash mob, organizzato dal gruppo scout del posto, molto partecipato e sentito. Straordinari ragazzi e ragazze che hanno trovato le parole giuste per concludere un pomeriggio di riflessione. Attorno al fuoco un cuore di scarpe rosse e tanta emozione.
Un assunto su tutto: denunciare la violenza è la cosa migliore da fare, le istituzioni sono fondamentali in questa lotta.