Il porto canale di Mazara del Vallo è un'importante infrastruttura della città e rappresenta un'importante risorsa economica per il territorio, in quanto ospita attività di pesca, pescaturismo, commercio e turismo.
FANGO, DETRITI, RIFIUTI - Negli ultimi anni, il porto canale è stato progressivamente insabbiato da fango, detriti, relitti di pescherecci abbandonati, rifiuti di ogni tipo in esso lanciati da ‘bravi’ cittadini. A questi fattori se ne sono aggiunti ulteriori: tra cui
l'erosione fluviale e le mareggiate. Questa situazione ha reso il porto sempre più difficile da utilizzare e ha causato diversi problemi, tra cui: l'mpossibilità di accogliere navi di grandi dimensioni; l'aumento dei costi di manutenzione delle navi; la riduzione della pesca e del commercio; l'impatto negativo sul turismo.
I DANNI - Il mancato dragaggio del porto canale ha avuto una serie di conseguenze negative per la città e il territorio. Innanzitutto, ha reso il porto sempre più difficile da utilizzare, con il conseguente aumento dei costi di manutenzione delle navi e la riduzione della pesca e del commercio. In secondo luogo, ha avuto un impatto negativo sul turismo, in quanto ha reso la città meno attrattiva (inquinamento, relitti di pescherecci) per i visitatori.
I PERCHÉ - Le ragioni del mancato dragaggio del porto canale sono complesse e molteplici. Innanzitutto, si deve considerare la mancanza di coordinamento tra le diverse istituzioni coinvolte nell'opera, tra cui la Regione Siciliana, il Comune di Mazara del Vallo e il Genio civile di Trapani che ha portato a ritardi nell'avvio dei lavori. In secondo luogo, si deve considerare la vicenda giudiziaria che ha coinvolto l'amministratore delegato della prima società aggiudicataria dell'appalto, la Ecol2000. ed il dirigente del Genio civile di Trapani.
L'INIZIO UFFICIALE - Il dragaggio del porto canale iniziano il 16 maggio 2023 con la consegna ufficiale dei lavori alla ditta aggiudicataria, presso il Comune di Mazara .
TEMPISTICA E LAVORI DA REALIZZARE - L'impresa Ares srl di Roma, ditta aggiudicataria a scorrimento (era la terza in ordine di classifica per realizzare i lavori) dell’appalto aveva 200 giorni di tempo - decorrenti dal 16 maggio - per ultimare i lavori, con
la fine prevista per il mese di dicembre 2023. I tecnici e l'impresa avevano chiarito che - dopo la consegna formale, l'apertura del cantiere, e gli interventi propedeutici in colmata - la draga sarebbe arrivata, materialmente, entro un paio di mesi per concludere i lavori, in ogni caso, entro dicembre. Tale scadenza non pare, però, sia destinata ad essere rispettata poiché si è già a fine novembre e dell’arrivo della draga non si ha notizia alcuna. I lavori - i cui costi complessivi dopo le perizie di variante ammontano a circa 2,7 milioni di euro - prevedono l'estrazione di circa 67.000 tonnellate di fango e detriti dal fondale del porto. Dopo il ribasso
d’asta, di poco superiore al 34%, l’importo è sceso però ad un milione 152 mila euro. L'intervento di dragaggio è un passo importante per risolvere la situazione e restituire il porto canale alla città. Tuttavia, è importante che le istituzioni coinvolte nell'opera collaborino strettamente per garantire che i lavori siano completati nei tempi previsti e nel rispetto delle normative.
Alessandro Accardo Palumbo
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