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20/11/2023 17:10:00

"Cessate il fuoco a Gaza"

 Cessate il fuoco. Nei giorni scorsi centinaia di migliaia di persone hanno manifestato a Londra e in altre città britanniche per chiedere la fine dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, che in 40 giorni hanno causato più di dodicimila vittime ed è triste dover utilizzare l'avverbio circa per i 5000 bambini vittime, perché come ha ricordato la Segre: "In questo momento bisogna piangere per i bambini di ogni nazionalità, di ogni colore e di ogni credo perché i bambini sono una cosa sacra e non vanno toccati per nessun motivo e sotto nessuna latitudine".

La protesta si è svolta nel giorno in cui nel Regno Unito si celebra il giorno del 'Remembrance day' che segnò la fine della prima guerra mondiale nel 1918. Giorno della Memoria o Giorno del Papavero per la tradizione di indossare il fiore papavero commemorativo per onorare i membri delle forze armate morti in servizio. Nella maggior parte dei paesi, l’11 novembre si celebra il Giorno della Memoria per ricordare la fine delle ostilità della Prima Guerra Mondiale.

Le ostilità terminarono "all'undicesima ora dell'undicesimo giorno dell'undicesimo mese" del 1918. Manifestazioni simili si sono svolte anche in altri paesi, dagli Stati Uniti alla Svizzera, dall’India all’Italia. A Marsala un comitato di cittadini ha organizzato l'identica manifestazione, tra i promotori c'era Salvatore Inguì con Libera, che ha raccontato: "Su questa guerra ci sono, anche tra noi, visioni diverse. Però siamo tutti concordi sull’idea che vada fermata".

 

L'evento si è svolto in una maratona durata nove ore a Piazza della Repubblica, la contestazione è stata esercitata con una scelta diversa,nel segno dell’arte, della letteratura, del teatro, della musica, in un'idea di pacificazione, si suggerisce Imagine di Jhon Lennon come inno, allo stato attuale impossibile, ma per provarci, necessita il 'Cessate il Fuoco'.

Vittorio Alfieri