La stagione estiva è finita e i chioschi allo Stagnone sono ancora lì. Così Legambiente chiede la revoca delle autorizzazioni. E' una battaglia che porta avanti da mesi, ormai, Legambiente sulla tutela ambientale della riserva dello Stagnone di Marsala. A Maggio, infatti, il circolo locale dell'associazione ambientalista aveva chiesto al Comune di Marsala di accedere agli atti riguardanti il permesso di costruzione di uno dei tanti chioschi in costruzione lungo la costa dello Stagnone.
“Ritenemmo allora, e riteniamo adesso, alla luce della documentazione acquisita, che quei permessi fossero stati rilasciati sulla base di autorizzazione paesaggistica illegittima e di parere favorevole dell’Ente Gestore della riserva anch’esso illegittimo. Il piano paesaggi-stico e il regolamento della riserva, infatti, vietano ogni genere di attività edilizia in quell’area, anche di natura precaria” si legge nella nota a firma del presidente di Legambiente Marsala-Petrosino, Giuseppe Marino.
”L’autorizzazione paesaggistica tuttavia, rilasciata dalla Soprintendenza dei Beni Culturali ed ambientali di Trapani ha onerato i beneficiari del permesso di costruzione di smontare il manufatto terminata la stagione estiva con la seguente motivazione : “in ragione dell’alta sensibilità paesaggistica-ambientale della zona d’intervento costituita dall’area della R.N.O. delle Isole dello Stagnone del Comune di Marsala, tutti i manufatti vengano rimossi alla fine della stagione estiva, in quanto il permanere degli stessi oltre la stagione estiva andrebbe a limitare la fruizione visiva del sito di eccezionale rilevanza; infatti, il mantenimento dei manufatti in prossimità alla linea di costa provocherebbe una limitazione al panorama che si contraddistingue per l’integrità e la particolare bellezza del paesaggio e per la compresenza degli elementi antropici e naturalistici quali le Salina, lo Stagnone e le Isole…”. Ebbene, la stagione estiva è terminata il 31 ottobre , ma nessuno dei tanti chioschi realizzati è stato smontato” continua la nota.
Legambiente ha, pertanto, chiesto alla Soprintendenza di Trapani di revocare l’autorizzazione paesaggistica rilasciata, senza la quale il permesso di costruzione, rilasciato dal Comune di Marsala, non è più valido. “Riteniamo, infine, che, poiché l’inadempimento dei titolari dei chioschi integra la fattispecie di reato edilizio, il Sindaco di Marsala debba attraverso la Polizia Municipale accertare tutte le trasgressioni , comunicarle alla magistratura inquirente e revocare i permessi di costruzione” conclude Marino.