La Rai torna alla scoperta dei territori della provincia di Trapani. Fino al 10 novembre una troupe di “Origini”, programma dedicato al tema della storia più antica e profonda dei territori, girerà a Segesta, Marsala, Erice, Trapani e Mozia una puntata dal titolo “Sulle rotte di Enea” che andrà in onda nelle prossime settimane.
Il Distretto Turistico della Sicilia occidentale darà il proprio supporto e sarà un’altra occasione per far conoscere ad un vasto pubblico il fascino attrattivo delle bellezze naturalistiche, paesaggistiche, archeologiche e monumentale delle città e dei luoghi dove verranno effettuate le riprese.
Il percorso “La rotta di Enea”, diventato un itinerario del Consiglio d’Europa, unisce diverse nazioni che si affacciano nel Mediterraneo (Turchia, Grecia, Albania e Italia) e vede Puglia, Calabria e Sicilia nella rete che è composta da 45 progetti. Un itinerario alla scoperta di un patrimonio di testimonianze archeologiche, religiose e artistiche e siti naturalistici sui cui ha messo il suggello il Consiglio d’Europa.
Intanto le strategie del Distretto Turistico della Sicilia occidentale, documentate nel corso degli Stati generali del turismo che si sono tenuti alla Camera di Commercio nel mese di marzo, trovano nuovi fronti di interesse e nuove rispondenze. Oggi il lavoro è indirizzato a compiere un ulteriore passo avanti con il coinvolgimento diretto degli operatori privati che troveranno maggiore e immediata corrispondenza delle loro attività nel programma del Distretto turistico. Ciò significherà allargare l’offerta e dare al turista che deciderà di visitare la Sicilia occidentale una visione completa delle esperienze che possono essere fatte nel territorio.
“Stiamo lavorando su più fronti per allargare la strategia e la visione dell’offerta turistica che il territorio offre nel percorso intrapreso ormai da tempo – afferma Rosalia D’Alì, presidente del Distretto Turistico – Il coinvolgimento diretto dei privati che sono sempre più ricettivi, professionali e attenti, ha portato energie e proposte interessanti per migliorare un’offerta turistica integrata. I tempi adesso sono maturi per affrontare insieme, pubblico e privato, le nuove strategie: dal turismo naturalistico outdoor a quello enogastronomico, a quello archeologico fino alle esperienze settoriali come il wedding”.