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10/11/2023 06:00:00

Corruzione a Mazara: le indagini archiviate su Vassallo. Il Sindaco Quinci: "Nulla da nascondere" 

 Ieri abbiamo raccontato dell'inchiesta della Procura su un giro di corruzione al Comune di Mazara, con una serie di funzionari comunali che avvantagiavano alcuni imprenditori locali, in cambio di piccoli regali, lavoretti a casa, ed altro. L'inchiesta risale al periodo in cui era ancora procuratore di Marsala Vincenzo Pantaleo, poi andato in pensione. E allora Tp24 diede notizia di una perquisizione negli uffici del Comune, che aveva destato particolare curiosità perchè aveva riguardato anche Irene Vassallo, avvocato, segretaria particolare del Sindaco Salvatore Quinci. Il nome di Vassallo, adesso non è più tra gli indagati di questa inchiesta.  Gli investigatori annotano il suo interesse per la gara per il rifacimento della pavimentazione stradale in Via Longarone, un piccolo appalto da 37mila euro. Proprio da qui è partita la richiesta della perqusizione, poi effettuata, che, probabilmente, non ha portato elementi nuovi, lasciando tutto molto fumoso. Da qui l'archiviazione, confermata a Tp24 dallo stesso Sindaco Quinci. 

Agli atti ci sono decine e decine di intercettazioni ambientali  e telefoniche. In alcune di queste Irene Vassallo parla con il Sindaco di Mazara, Salvatore Quinci.  Sono interessanti, perchè sono conversazioni su fatti pubblici, da parte di due soggetti investiti di un pubblico servizio. L'11 Febbraio 2020, il Sindaco avvisa la sua collaboratrice: "Senti, mi hanno detto che in macchina ... nella macchina blu mia ... dobbiamo parlare pulito, va bene?".  Chi ha avvisato il Sindaco delle intercettazioni in corso? E perchè? Parlando sempre con Vassallo, il Sindaco, commentando la possibilità di essere indagato, ma non sapendo su cosa, dice a Vassallo che "i nostri Carabinieri lo dovrebbero sapere ...". Cosa significa "nostri Carabinieri?".

In un'altra intercettazione ancora, Irene Vassallo, a proposito del depuratore comunale, chiama il tecnico incaricato dell'appalto chiedendogli di "stabilire una parola d'ordine in maniera tale che quando parla con il Sindaco entrambi capiscono l'oggetto della discussione". Sia chiaro, il Sindaco Quinci non risulta indagato, e Vassallo, lo ripetiamo, era indagata, ma la sua posizione è stata archiviata. Le indagini si sono concetrate anche sull'affidamento triennale del servizio di gestione dei depuratori comunali. Una gara da un milione e mezzo di euro. E in una telefonata intercettata, D'Agati parla con un'altra collaboratrice del Sindaco Quinci, Giovanna Lombardo: aspetta dal primo cittadino una risposta. E la segretaria risponde: "Il sindaco vuole sapere una parola chiave che gli possa ricordare quella telefonata alle dieci di sera per la quale tu apsetti una risposta".  La parola chiave è: "depuratore". 

Con molta disponibilità, il Sindaco di Mazara, Salvatore Quinci, ha accettato di parlare della vicenda con Tp24. I funzionari oggetto dell'indagine non sono stati sospesi, innanzitutto. "Sono stati cambiati di ruolo - chiarisce il Sindaco - e, secondo la prassi, è stato attivato un procedimento disciplinare nei loro confronti, poi sospeso in attesa dell'evolversi della vicenda".

Quinci comunque allontana il sospetto di un diffuso sistema di corruzione all'interno degli uffici comunali: "Ogni gesto che implica una qualsiasi utilità privata, commesso da un pubblico funzionario, è molto grave - spiega - ma qui si tratta di pochi casi isolati, e in procedure di importo non eccezionale".  Circa Irene Vassallo, Quinci conferma che la posizione di Vassallo è stata stralciata ed archiviata. Ed allora come mai questo interesse per alcuni specifici lavori, tanto da sollecitare il funzionario? Spiega Quinci: "Un avvocato, a nome dei residenti della zona, aveva più volte scritto al Comune mettendolo in mora: o rifate la pavimentazione stradale o vi facciamo pagare i danni alle auto. Da qui i solleciti di Vassallo al funzionario che doveva affidare i lavori, Pantaleo, che stava impiegando più tempo del solito. Ci sono tutti i documenti protocollati. Aggiungo, tra l'altro, che si trattava di una gara, fatta su piattaforma pubblica, neanche di una procedura negoziata ... Purtroppo il destino dei Sindaci e di chi collabora con loro è questo: se si attivano, sbagliano. Se non si attivano, sbagliano ... ma ben vengano tutte le indagini, perchè non abbiamo nulla da nascondere".  Neanche sui carabinieri "nostri" e sul "parlare pulito" nell'auto del Comune? "Sono parole in libertà - dice il Sindaco Quindi - ed infatti nessuno mi ha chiesto conto di quelle parole. Sono cose che di dicono, perchè girano miliardi di voci, e io, ripeto, non nulla da nascondere".