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09/11/2023 10:28:00

Incendi in provincia di Trapani. Tre arresti, c'è anche un operaio della Forestale

 Sono stati scoperti dai Carabinieri di Trapani, nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Procura, gli autori di alcuni degli incendi dolosi che, quest'estate, hanno devastato la provincia di Trapani.

In particolare, si tratta di un operaio precario del Corpo Forestale, purtroppo, che è l'autore dell'incendio che ha colpito i dintorni di Alcamo per un'area di 12 ettari, distruggendo macchia mediterranea, due veicoli e la recinzione di un deposito di carburante, che solo per un provvidenziale intervento di un operaio non è stato colpito. Per spegnere l'incendio, che ha colpito anche una scuola, ci sono volute sette ore. All'uomo i Carabinieri sono arrivati grazie alle testimonianze dei residenti e alle immagini della videosorveglianza, nonchè a delle intercettazioni. Per lui è scattato l'arresto.

Il secondo denunciato è un 49enne di Custonaci, con precedenti, autore dell'incendio del 20 Settembre. E' stato incastrato dal suo Fiorino di colore bianco, che ha condotto gli investigatori al suo arresto. 

Infine, c'è un pastore di Paceco, anche lui con precedenti, che nel pomeriggio del 13 ottobre ha appiccato il fuoco alle saline di Trapani e Paceco, distruggendo un ettaro di macchia mediterranea. E' stato ripreso mentre si allontanava a bordo della sua vespa dopo aver appiccato l'incendio. Anche lui è ai domiciliari. 

Ecco la nota dei Carabinieri:

In occasione dei numerosi e gravi incendi che hanno devastato le aree boscate e i terreni della provincia durante la stagione estiva e l’anomalo caldo autunnale, i Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani, a conclusione di attività investigative, hanno eseguito 3 misure cautelari nei confronti di:

  • un 56enne di Alcamo, operaio stagionale antincendio del Corpo Regionale Forestale, che il 27 agosto u.s. alle ore 07.00 circa in C.da Costa di Alcamo cagionava un incendio su un’area di circa 12 ettari.

L’evento distruggeva la macchia mediterranea e cagionava altresì ingenti danni a due veicoli, alla recinzione di un deposito carburanti (che non veniva completamente attinto dalle fiamme solo grazie ad un provvidenziale intervento di un operaio che azionava l’impianto antincendio); ad un immobile privato e all’istituto scolastico chimico-biologico “Danilo Dolci” (del quale veniva danneggiata la recinzione, le piante ornamentali, la linea internet e la pompa di sollevamento delle acque nere); a tre terreni con coltivazioni di ulivi e a due pali telefonici. Per coadiuvare le complesse operazioni di spegnimento intervenivano sul posto diverse unità dei Vigili del Fuoco e del Corpo Regionale Forestale che riuscivano a domare le fiamme solo dopo più di 7 ore.

Una volta spenti i roghi e messa in sicurezza l'intera area, i militari della Compagnia di Alcamo avviavano una meticolosa attività di indagine che, grazie alle testimonianze dei residenti nella zona e all'acquisizione dei filmati di videosorveglianza, consentiva di identificare compiutamente l’autore, nei cui confronti veniva avviata anche una successiva e determinante attività tecnica di intercettazione.

In particolare, le telecamere di private abitazioni del luogo consentivano di immortalare l’uomo che, circa 10 minuti prima dell’incendio (e un’ora prima di intraprendere il proprio turno di servizio giornaliero), era lì giunto a bordo della propria autovettura (un Suzuki SJ). In una manciata di minuti l’uomo dapprima si portava a piedi sull’appezzamento di terreno (dove poco dopo divampava l’incendio) e, immediatamente dopo, si allontanava a bordo della propria autovettura.

Nei confronti dell’uomo il GIP del Tribunale di Trapani ha disposto l’applicazione della misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e divieto di comunicare con soggetti diversi dai conviventi.


  •  

    un 49enne di Custonaci (gravato da numerosi pregiudizi di polizia, alcuni dei quali per analoghi e pregressi episodi di incendi) che il 20 settembre u.s. alle ore 15.30 circa, appiccava un incendio alla vegetazione in quel comune (tra via Dante Alighieri e Piazza Campicello).

Le operazioni di spegnimento, rese difficoltose dal vento che continuava ad alimentarlo, si protraevano per circa un’ora concludendosi prima che potessero raggiungere le vicine abitazioni.

Utilizzando la medesima metodologia investigativa veniva in poco tempo individuato l’autore che, notato da un testimone transitare alla guida del proprio veicolo (un Fiat Fiorino di colore bianco) lungo quella via Dante Alighieri lanciava dal finestrino lato passeggero un oggetto che, caduto nelle sterpaglie presenti, causava l’innesco dell’incendio.

Nei confronti dell’uomo il GIP del Tribunale di Trapani ha disposto l’applicazione della misura cautelare in carcere.


  • un 51enne di Paceco, pastore, gravato da pregiudizi di polizia che, il 13 ottobre u.s. alle ore 16.00 circa, appiccava il fuoco in due punti della riserva naturale orientata “saline di Trapani e Paceco” cagionando un incendio su un’estensione di terreno di circa 1 ettaro, distruggendone la macchia mediterranea e la vegetazione. Le fiamme venivano domate dopo circa un’ora grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco di Trapani.

L’indagine avviata dai militari della Compagnia Carabinieri di Trapani consentiva di giungere in poco tempo alla compiuta identificazione dell’uomo che, dalle testimonianze raccolte e dalle immagini del sistema di videosorveglianza della riserva veniva immortalato dalle telecamere mentre si allontanava dal terreno interessato dalle fiamme a bordo di un motociclo (una vespa PK 50 di colore blu).

Nei confronti dell’uomo il GIP del Tribunale di Trapani ha disposto l’applicazione della misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e divieto di comunicare con soggetti diversi dai conviventi.


 

Sugli specifici moventi dei presunti autori sono in corso ulteriori approfondimenti finalizzati a inquadrare gli eventi nell’ambito di una più complessa strategia delittuosa.