Con l'hashtag #10senzasalvino l'amministrazione comunale di Mazara del Vallo prosegue le azioni finalizzate all'organizzazione pubblico-privata delle celebrazioni del decennale della morte di Salvino Catania, artista eccentrico ed eclettico ritenuto uno dei personaggi mazaresi più caratteristici tra quelli che hanno vissuto a cavallo tra lo scorso e questo secolo.
Sono stati pubblicati nell’albo pretorio online del portale istituzionale un Avviso a firma del dirigente del I Settore comunale Maria Gabriella Marascia ed un modello di istanza quale ricerca sponsorizzazioni per coprire parte dei costi degli eventi in fase di organizzazione.
Attraverso un gruppo whatsapp ed una serie di riunioni, promossi dall’assessore alla Partecipazione Gianfranco Casale, sono state raccolte alcune proposte per il programma degli eventi, Con l’avviso/manifestazione d’interesse si ricercano sponsor per la copertura dei costi.
L’art. 4 dell’Avviso, in particolare, elenca gli spazi pubblicitari sia cartacei (nel catalogo e su tutto il materiale stampato) sia digitali sui social dedicati all’evento, a fronte di un’erogazione economica minima di euro 500.
L’adesione all’avviso/manifestazione d’interesse, compilando il modello di istanza allegato allo stesso avviso, va presentata entro e non oltre il 20 novembre via pec al seguente indirizzo protocollo@pec.comune.mazaradelvallo.tp.it. specificando come oggetto: Manifestazione di interesse per la Sponsorizzazione della manifestazione #10senzasalvino.
“Confidiamo nella partecipazione di cittadini, associazione ed operatori economici – sottolinea l’assessore Gianfranco Casale – per celebrare al meglio il decennale della scomparsa di Salvino Catania avvenuta il 7 dicembre 2013. E’ un modo per onorare un figlio della nostra Mazara del Vallo, un Artista eccentrico che resta nella memoria collettiva per la presenza costante nelle strade del centro storico con le sue tele sotto braccio. Uomo tanto tormentato quanto generoso, ha fatto di Mazara una sua mostra permanente, diffusa all'interno delle case e dei locali pubblici grazie anche alla semplicità con cui cedeva le opere da lui disegnate, soprattutto nell'ultimo periodo della sua vita, per poter sopravvivere alla povertà e alla malattia".