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31/10/2023 10:32:00

Il naufragio di Selinunte, ritrovato un altro cadavere 

 Il cadavere di un uomo è stato ritrovato sulla spiaggia della frazione di Triscina, a Castelvetrano, all’altezza della strada numero 3. Il corpo è stato trascinato dalle corren ed è stato trovato da carabinieri e polizia municipale proprio sulla battigia.

Con ogni probabilità si tratta di un'altra delle vittime del  tragico naufragio di venerdì scorso davanti la spiaggia di Selinunte, tra la foce del fiume Belìce e Porto Palo di Menfi. Le forti correnti di scirocco avrebbero poi trascinato il corpo senza vita a chilometri di distanza, fino alla spiaggia di Triscina.

Ieri intanto tre ragazzini, chhe hanno riferito di far parte del gruppo migranti sbarcato venerdì notte sulla spiaggia di Marinella di Selinunte, si sono presentati presso un centro d’accoglienza per migranti che si trova nel quartiere Salute di Castelvetrano. I tre hanno riferito agli operatori di aver vagato per due giorni ed a hanno deciso di recarsi presso questa struttura per chiedere cibo e vestiti. Sono stati gli stessi operatori ad avvertire i carabinieri che  hanno condotto i tre minori presso il centro di contrada Milo di Trapani per le procedure di identificazione.

Sul naufragio di Seliinunte interviene anche il Pd provinciale: "A pochi mesi dal naufragio di Marettimo tocca alla spiaggia di Selinunte diventare teatro dell’ennesima tragedia del mare, dove sono morte cinque persone e almeno quindici sono disperse a causa della nuova ondata di sbarchi sulle coste siciliane che questo Governo non riesce a gestire. Dalle prime informazioni, sembrerebbe che i sopravvissuti siano stati portati nei centri temporanei, senza tenere conto delle situazioni di vulnerabilità e del fatto che si tratta di vittime di un naufragio, del resto la priorità del Governo non è certamente prendersi cura delle vittime, ma individuare gli scafisti, la solita dichiarazione propagandistica ribadita anche in questa circostanza, seppure i numeri degli arresti, dimostrano che l’azione del Ministro Piantedosi è fallimentare anche da questo punto di vista. La tragedia di Selinunte, unita alla nascita di centri temporanei che creano disagi nelle città e dove non vengono assicurati neanche i servizi minimi, come riscontrato dai deputati del Partito Democratico che hanno svolto diverse ispezioni in questi mesi, con l’incapacità di aprire il campo per i lavoratori stagionali di Campobello in tempi ragionevoli come era sempre avvenuto negli anni passati e l’aumento di irregolari nel territorio che rimangono una responsabilità esclusiva degli enti locali, dimostra il totale fallimento della politica migratoria del Ministro Piantedosi, perché creare tendopoli nelle città, come si ipotizza di fare nella città capoluogo, significa essere incapaci di governare il paese. Non ci abitueremo mai a vedere le nostre località turistiche diventare cimiteri di chi pur sapendo di rischiare la vita, ha reputato il mare più sicuro del paese di provenienza e continueremo a denunciare la politica scellerata di questo governo che ricade sulle nostre comunità e sulla sicurezza dei nostri cittadini e dei migranti. Un Governo che in campagna elettorale prometteva il blocco navale e che oggi fa registrare il record di sbarchi, trattando il tema in modo ideologico ed ostacolando i soccorsi in mare, invece di chiedere a gran voce una nuova missione europea di salvataggi, dimostra tutta la sua inadeguatezza".



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