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30/10/2023 06:00:00

Sanità. L'ultima beffa di Schifani. Il piano Covid slitta al 2026. E sul padiglione di Marsala...

Il Governo regionale parla di “nuova fase”. Dietro alla quale, però, si nasconde l’ennesima beffa per i siciliani. E riguarda anche il Padiglione Covid di Marsala, una delle opere più “annunciate” degli ultimi anni (anche dal sindaco Massimo Grillo) il cui completamento, invece, rischia di rimanere solo sulla carta.

Tutto ciò perchè sui lavori di potenziamento della rete ospedaliera la regione ha cambiato strategia. Dalla struttura commissariale verrà spostato tutto alle Asp. Così per buona parte dei reparti e strutture della sanità siciliana che dovevano essere pronti tra la fine del 2021 e la primavera 2022 potranno essere ultimati entro il 2026. E pensare che erano strutture pensate per fronteggiare l’emergenza Covid… come il padiglione di Marsala.
Nello specifico, con la delibera approvata dalla giunta, la titolarità degli interventi passa alle aziende del Servizio sanitario regionale, assieme alla responsabilità della gestione tecnica e finanziaria e al monitoraggio dei cantieri; mentre il coordinamento e la rimodulazione della spesa vengono assegnati al dipartimento per la Pianificazione strategica dell’assessorato.

 

 


«La gestione con un unico soggetto attuatore – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – è stata utile per affrontare una fase delicata e fuori dall’ordinario, in cui era necessario intervenire tempestivamente. Oggi, invece, abbiamo la necessità di coinvolgere le aziende sanitarie territoriali e fare il punto sulla spesa dei fondi entro la scadenza del 30 giugno 2026».


Il piano per potenziare la rete ospedaliera, come detto, era stato predisposto in piena emergenza pandemica, quando il governo nazionale stanziò un mare di soldi per realizzare in Sicilia 571 posti letto in terapia intensiva e sub intensiva, oltre a 29 pronto soccorso,

 


Finora, stando ai dati a disposizione dell’assessorato, dei 237 milioni di euro (130 da Roma) programmati per i lavori di potenziamento della rete ospedaliera siciliana, soprattutto per interventi nei reparti di terapia intensiva, sub-intensiva e di emergenza-urgenza, ne sono stati spesi 118 milioni, dei quali 24 per l’acquisto di attrezzature e 16 ambulanze. Mentre, di 71 interventi previsti, sono stati avviati i cantieri di 57 opere.
C’è da dire che i 107 milioni di euro che avrebbe dovuto mettere la Regione non si sono mai visti, bloccati come sempre in cavilli burocratici. Questi soldi vengono riprogrammati dall’assessorato regionale.


Spetterà al dipartimento per la Pianificazione strategica il compito di monitorare l’attuazione generale del piano e verificare che i fondi, nazionali e previsti con il cofinanziamento della Regione, siano sufficienti per il completamento delle opere.

Quindi bisognerà fare una ricognizione. Nel provvedimento, infatti, si legge che le Asp parteciperanno alla “rimodulazione del piano”. Per gli appalti già in corso le asp subentrano come stazione appaltante. Tutti gli altri dovranno ripartire da zero.


Rischia quindi nuovi ritardi il Padiglione per le malattie infettive di Marsala, che è tra i 26 progetti praticamente fermi.
Come abbiamo raccontato di recente per completare i lavori e poter rendere fruibile il padiglione destinato alle malattie infettive del "Paolo Borsellino" di Marsala sono necessari altri 17 milioni di euro. Il padiglione delle malattie infettive del "Paolo Borsellino" doveva essere una struttura emergenziale (qui tutti gli articoli) che venne presentata nella famosa “sceneggiata” del 3 dicembre 2020, doveva essere completata nel maggio 2021.
Adesso la Regione sposta all’Asp la patata bollente, e si prevedono tempi ancora lunghi per essere riavviato il tutto. Sempre se arriveranno i soldi…
 



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