Il murale di Marisa Leo, la donna di 39 anni uccisa a fucilate dall'ex compagno Angelo Reina, che era stato installato a Porta Garibaldi, non c'è più. Non si sa chi lo abbia tolto e il perché lo abbia fatto.
L'artista che lo ha realizzato, il marsalese Fabio Ingrassia, lo comunica sulla sua pagina Facebook: "Il mio dipinto diventato per tutti un simbolo contro le violenze è stato ELIMINATO in questi giorni. Non sono deluso perché hanno distrutto una mia opera che con tanto lavoro e amore avevo realizzato, sono deluso perché anche se spero sia stato qualche ragazzino ignorante non ha neanche minimamente pensato a cosa poteva rappresentare per gli altri quella figura, il sacrificio di una donna che ha pagato con il caro prezzo della vita. L’arte comunica e sensibilizza, almeno questo è il suo scopo, almeno questo è il mio.Oggi abbiamo fallito tutti, oggi ho fallito anche io".
Sulla vicenda, e a dissipare ogni dubbio sulla possibilità che sia stata l'amministrazione comunale, a far togliere il murale in ricordo di Marisa Leo, interviene il sindaco Massimo Grillo, dicendo che il Comune non ne sa nulla e, rivolgendosi allo stesso autore Ingrassia, lo ha invitato a realizzare una sua opera che ricordi Marisa all'interno di Palazzo Fici, in occasione dell'inaugurazione del museo del vino che avverrà, parole del sindaco, a dicembre, e all'interno del quale sarà dedicata una sala alla donna vittima di femminicidio.
Sul femminicidio, sul murale in ricordo di Marisa e sul rispetto delle regole, visto che l'opera, oggi smantellata chissà da chi, si trovava installata, comunque, su un Monumento, ne avevamo parlato in questo nostro articolo.