Forbici in pugno, avrebbe minacciato, in uno scatto di gelosia, il compagno con cui conviveva in un appartamento a Trapani. Protagonista della vicenda è stata, lo scorso 20 ottobre, la 48enne marsalese Francesca Loredana Rallo. La donna è la madre del 28enne Giuseppe Rallo per il quale la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per il tentato omicidio dell’ex compagna, investita
con l’auto, maltrattamenti in famiglia e furto (il 7 novembre l’udienza preliminare).
La Rallo, comunque, non ha colpito con le forbici il compagno. Non è chiaro se perché l’uomo l’ha bloccata in tempo, oppure perché lei non se l’è sentita di affondare il colpo. In ogni caso, sarebbe stata proprio lei, e non l’uomo minacciato, a chiamare la polizia, dopo essersi graffiata, a quanto pare, le braccia con una forchetta (successivamente, agli agenti avrebbe ammesso di essersi fatta male da
sola). Ancora furiosa - dopo avere saputo dall’uomo che questi si era sentito con la sua ex, per parlare del figlio – pur alla presenza degli agenti arrivati nell’abitazione dove era scoppiata la lite, avrebbe continuato a minacciare l’uomo (avrebbe detto: “Prendo le forbici e ti ammazzo, prendo l’acido”…).
I poliziotti l’hanno, quindi, bloccata e condotta in Questura. L’indomani, in Tribunale, al termine dell’udienza per la convalida dell’arresto, il giudice l’ha rimessa in libertà, ma con divieto di avvicinamento nel raggio di 300 metri dai luoghi solitamente frequentati dal compagno. E per controllare i movimenti della donna, tornata a Marsala a vivere nell’abitazione della madre, le è stato applicato il braccialetto elettronico. La lite con il compagno, con il quale conviveva da quasi tre anni, è avvenuta nell’abitazione trapanese dell’uomo, dove viveva anche la bambina di 5 anni che la donna aveva avuto con un altro compagno. Adesso, per la Rallo dovrebbe scattare un procedimento penale per minaccia aggravata.