Meloni e Giambruno. La nostra presidente del consiglio dei Ministri ci ha comunicato sui social la 'separazione' dal suo compagno, naturalmente inteso come quello di vita, non politico. "La mia relazione con Andrea Giambruno, durata quasi dieci anni, finisce qui. Lo ringrazio per gli anni splendidi che abbiamo trascorso insieme, per le difficoltà che abbiamo attraversato, e per avermi regalato la cosa più importante della mia vita, che è nostra figlia Ginevra. Le nostre strade si sono divise da tempo, ed è arrivato il momento di prenderne atto. Difenderò quello che siamo stati, difenderò la nostra amicizia, e difenderò, a ogni costo, una bambina di sette anni che ama la madre e ama il padre, come io non ho potuto amare il mio. Non ho altro da dire su questo. Ps. tutti quelli che hanno sperato di indebolirmi colpendomi in casa sappiano che per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra, la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua".
Giorgia, con due guerre in corso, tre con quella in Siria, quelle conosciute maggiormente, ci ha edotti di mattina presto su quello che è accaduto a casa sua, ma con un P.s. di carattere prettamente politico. Gutta cavat lapidem / la goccia scava la pietra, è il proverbio latino, a cui fa riferimento nel P.s., che 'afferma': una goccia con il tempo riesce ad avere la meglio sulla dura roccia. Non si osa immaginare la sua spiegazione sul 'piano Mattei', tanto sbandierato. Le sue scelte politiche sono quantomeno discutibili, di Giambruno interessa quasi zero anche se il suo comportamento è disgustoso e maschilista, di più del suo concetto di famiglia 'tradizionale', che contempla: un rapporto e una figlia 'more uxorio', non proprio il massimo per una 'cattolica'. Comunque, separandosi, ha eliminato un motivo d'imbarazzo.
Si attenziona però la sua classe dirigente, che si è manifestata inidonea ai ruoli che ricopre nei pezzi da novanta, ossia: La Russa -Busto del Duce a casa -, Santanchè - caso Visibilia -, Fidanza - la sua familiarità con soggetti neofascisti -, Montaruli - condannata per peculato -,di Lollobrigida, fonte inesauribile, si rammenta solo la sua idea di sostituzione etnica, Donzelli e Del Mastro sul caso Cospito. Dopo un anno di governo, in un momento difficile le si ricorda: "per aspera ad astra" e si augura "ad maiora semper", in nome del popolo italiano.
Vittorio Alfieri