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14/10/2023 06:00:00

Trapani, perchè l'opposizione ha occupato il consiglio comunale

 “La città è senza bilancio, non possono essere garantiti i servizi essenziali, e la giunta si aumenta lo stipendio”. Così, i consiglieri comunali di opposizione, a Trapani, hanno deciso di occupare l’aula consiliare di Palazzo Cavarretta.

In un clima che si è fatto sempre più teso, negli ultimi giorni, tra l’opposizione e l’amministrazione comunale guidata da Giacomo Tranchida. Ad inasprire il confronto anche le accuse di Maurizio Miceli ad Enzo Abbruscato: “Mi ha detto ‘stasera ti finisce male’”. L’assessore però smentisce: “ha capito male”. E la maggioranza replica: “atteggiamento populista”.

E’ quanto successo, in sintesi, nelle ultime giornate di passione della politica trapanese.
Giovedì sera i consiglieri comunali di opposizione, al termine di una lunghissima seduta, hanno deciso di occupare l’aula consiliare dove hanno passato la notte.
La seduta verteva sull’adeguamento delle indennità di sindaco, assessori e consiglieri comunali.
Nei mesi scorsi, come abbiamo raccontato, la giunta ha aumentato lo stipendio degli amministratori adeguandolo a quanto dispone la legge regionale. Giovedì si doveva discutere una delibera che prevedeva la variazione di bilancio per tenere conto dei soldi erogati dalla Regione che permettevano l’aumento delle indennità. Una formalità, in sostanza. Ma deve passare dal consiglio comunale. Oltre a questa delibera, in consiglio, si è deciso di discutere anche un ordine del giorno con il quale si indicava di aumentare i gettoni di presenza dei consiglieri comunali, ma se ci fossero state le risorse in bilancio e senza gravare sui servizi alla collettività.
Apriti cielo. L’opposizione ha bloccato tutto e fatto saltare la seduta. “Non ci hanno fatto discutere il bilancio e vogliono aumentarsi lo stipendio”. Hanno detto i consiglieri di minoranza.

Perchè a questo scontro si arriva dopo un altro consiglio comunale in cui si doveva discutere il bilancio, assente dal 2021 (ne parliamo in questo articolo). Discussione che però è saltata, questa volta a causa della maggioranza.

 

 

 

 

«L'atteggiamento populista della minoranza ha fatto degenerare una seduta che, in passato, era stata più volte richiesta proprio dalla stessa minoranza. Pertanto, tutte le accuse che ci hanno rivolto sono da respingere. La minoranza aveva richiesto e ottenuto un atto d'indirizzo, che era stato concordato all'unanimità il 10 agosto 2023 all'interno della Conferenza dei Capigruppo. In particolare, Nicolò Lamia (Fratelli d’Italia), Santo Vassallo (Amo Trapani) e Salvatore Fileccia (Gruppo Misto) avevano ottenuto rapidamente l'atto di indirizzo come da loro richiesto. Tuttavia, ieri in aula, i consiglieri di minoranza hanno avuto un atteggiamento contrario, creando caos e disinformazione».
Con queste parole i capigruppo della maggioranza del Consiglio comunale di Trapani, Salvatore Daidone, Giulia Passalacqua, Giuseppe Peralta e Giusy Ilenia Poma in rappresentanza di tutti i 16 consiglieri di maggioranza replicano alle accuse lanciate dalla opposizione.
«Le accuse della minoranza sono politicamente infondate, in quanto essi stessi avevano sollecitato e sostenuto l'atto d'indirizzo. Ci sono rappresentanti della opposizione che, giornalmente, hanno chiesto agli uffici competenti sollecitazioni e richieste informali sull’atto. Nel frattempo, utilizzavano i mezzi di informazione per screditare la maggioranza. Da un lato, insistevano per un tempestivo trattamento dell'atto, dall'altro attaccavano la maggioranza. Le rivoluzioni d'ottobre, tanto sbandierate dalla minoranza, non dovrebbero nascere da notizie false. È importante sottolineare che l'eventuale adeguamento dell'atto è stato varato dal Governo Regionale guidato dal centrodestra, e oggi, a Trapani, sono stati i rappresentanti stessi della minoranza a smentirlo».


E cos’è successo tra Maurizio Miceli ed Enzo Abbruscato?
Diciamo che è stata tutta colpa di una “ti” che lui, l’assessore comunale Enzo Abbruscato, giura di non aver mai pronunciato.

Una “ti” che modifica il significato di una sua frase, trasformandola in minaccia. Quella “ti”, però, il consigliere comunale Maurizio Miceli sostiene di averla sentita nonostante la bagarre scoppiata, ieri sera, al Consiglio comunale di Trapani.

 

 


"L’assessore mi ha minacciato, dicendomi “stasera ti finisce male”. E il consigliere, infatti, ha chiesto l’intervento della Digos già presenta a Palazzo Cavarretta dove la seduta del Consiglio è culminata nell’occupazione dell’aula da parte dei consiglieri d’opposizione.
In mattina è arrivata la precisazione di Enzo Abbruscato: “Il consigliere Miceli , argomentava con delle frasi che nulla attengono alla politica e all’amministrazione. Ho detto stavolta/stasera finisce male e non stavolta/stasera ti finisce male avendo notato, e anche subito una eccessiva dose di nervosismo che pareva preannunciare questo trambusto, vero obiettivo della strumentalizzazione creata ad arte”. Ed ancora:” Credo altresì, che quanto percepito dal consigliere sia frutto delle fasi concitate della serata e non certamente di un linguaggio che non mi appartiene. Sarebbe bastato dare l’opportunità di chiarire un equivoco che ha fatto perdere ulteriore tempo”.


E’ finita male, sicuramente, per i consiglieri di opposizione appollaiati negli scomodi divani di palazzo Cavarretta. Ma non è finita qui. Perchè, hanno detto, che ci resteranno, ad oltranza, fino a lunedì, quando la discussione riprenderà in consiglio comunale.



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