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12/10/2023 06:00:00

Sicilia. Schifani ha una nuova grana: nominare i manager della sanità. E c'è poco tempo

 E’ arrivato il parere positivo del ministero della Salute sul Piano della prevenzione 2020/2025 della Sicilia, a comunicarlo direttamente il Governo nazionale al dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato regionale alla Salute.

La certificazione riguarda, nello specifico, i Livelli essenziali di assistenza (Lea) e le azioni dell’area Prevenzione e sanità pubblica dell’anno 2022. Molto soddisfatto il presidente della Regione Renato Schifani: “Un ottimo risultato che si iscrive perfettamente nell’azione del governo regionale che lavora quotidianamente per la piena tutela della salute della popolazione siciliana attraverso una rigorosa applicazione anche dei percorsi di prevenzione”.

Secondo il documento del ministero, la Regione ha rispettato la tempistica e i criteri previsti per la fase di rendicontazione della Pianificazione regionale e ha raggiunto gli indicatori attesi per l'anno 2022.
L’assessora regionale alla Salute, Giovanna Volo, loda il lavoro svolto: “ Da igienista non posso che essere soddisfatta di un tale risultato che ci permette di guardare con serenità al futuro anche in un’ottica di programmazione sanitaria. Il piano regionale della prevenzione costituisce non solo uno strumento molto efficace del Servizio sanitario regionale ma anche una interessantissima manovra di economia sanitaria di valenza prospettica. Ripartiamo da questo traguardo, mantenendo questo livello di risultati e lavorando a una maggiore adesione agli screening per i quali, peraltro, stiamo approntando, in collaborazione con l’Università di Palermo, una innovativa finestra operativa di elevato valore scientifico”. 
In controtendenza rispetto alle previsioni, invece, sono le nomine dei manager della Sanità, nessuna proroga ma nuove indicazioni.
Il governo regionale, dunque, procederà alla nomina dei manager delle aziende sanitarie e ospedaliere pubbliche siciliane entro la scadenza degli attuali mandati, cioè entro il 31 ottobre.
La precedente proroga degli incarichi si era resa necessaria perché la Commissione regionale per la selezione dei candidati idonei alla nomina a manager non aveva ancora concluso la procedura valutativa.

Questo lavoro è stato portato a termine e il governo regionale rispetterà i tempi per procedere alle nomine dei direttori generali, secondo le norme di legge, affinché siano al più presto nel pieno delle loro funzioni, così da poter dare, nell'ampio arco temporale garantito dal loro mandato, un contributo di efficienza e visione strategica per il rilancio della sanità.
Dopo la nota di Palazzo d’Orleans si sono espressi i partiti a cominciare dalla DC: “Siamo felicissimi di questa presa di posizione e siamo certi che il governo sceglierà i migliori”.


L’MPA di Raffaele Lombardo condivide la posizione del governo regionale. Per il Pd è intervenuto Nello Di Pasquale:“Basta con questo stucchevole balletto alle spalle della sanità e dei cittadini siciliani. Se il governatore Schifani ha la forza, si affranchi dalla litigiosità dei partiti che sostengono la sua maggioranza e dalla loro logica spartitoria e proceda celermente con le nomine dei direttori generali delle aziende sanitarie che hanno bisogno di guide certe e responsabili. Non è possibile leggere ogni giorno sulla stampa di indiscrezioni o, peggio ancora, di liti nel centrodestra su ‘tavoli’ e ‘tavolini’ nei quali si dovrebbero decidere le sorti della sanità siciliana. Tutto questo non interessa ai cittadini, che ogni giorno fanno i conti con una sanità pubblica sempre più in ginocchio”.

“Riforma ospedaliera si, no, forse. Nomine che slittano o magari no, tavoli ristretti per decidere l'assetto della sanità prossima ventura, ovviamente senza la scomoda interferenza del Parlamento. Basta, siamo stanchi di questi giochetti di potere fatti sulla pelle dei cittadini. Si rimetta il paziente al centro di tutto, come non avviene da decenni”
Lo afferma il capogruppo del M5S all' Ars, Antonio De Luca:
“Lo spettacolo che stanno dando di sé questo governo e la sua rissosissima maggioranza – dice Antonio De Luca – è, per usare un eufemismo, totalmente indecente. Non fai in tempo a mandare giù il rospo di un piano di riforma ospedaliera carbonaro, fatto all'insaputa del Parlamento, che esplodono liti per tavolini ristretti tra pezzi della maggioranza e polemiche sulle nomine dei manager. Tutto questo per pura sete di potere, mentre la sanità sprofonda. Schifani pensi a governare, e a governare anche la sua maggioranza, di cui, evidentemente, sta perdendo il controllo”.

 Rossana Titone