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02/10/2023 17:00:00

Carenza di medici, da Trapani una delibera per l'abolizione del numero chiuso all'Università

Pochi medici, pochi infermieri, mancanza di posti letto negli ospedali. Sul problema della Sanità che è provinciale e più in gerela rigiarda tutto il Paese, e in particolare sul dibattito pubblico in corso in questi giorni, c'è l'intervento del sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida e dell'assessore all'Università Emanuele Barbara, che annunciano una delibera di indirizzo politico con la quale danno sostegno alla proposta della Regione Campania di eliminare i test d'ingresso alla facoltà di medicina e delle altre facoltà sanitarie. 

«Atteso il dibattito pubblico, provocato anche dal dott. Paolo Petralia Camassa, dalle dichiarazioni del Rettore dell'Università di Palermo Midiri, nonché dal confronto maturato in seno alla maggioranza Consiliare ed in considerazione della grave carenza di medici nel sistema sanitario del Paese, che notoriamente registra disfunzioni e disservizi ormai da tempo, l'imbuto che si crea con "il numero chiuso" in Medicina è un tema all’ordine del giorno del dibattito politico oltre che di quello accademico. Il “numero chiuso”, causa - effetto ha comportato altresì la mancanza di medici nel momento del bisogno. La condizione ospedaliera dei Pronto Soccorso del nostro territorio provinciale, oltre che di altri territori della Regione Siciliana - afferma il sindaco Giacomo Tranchida -, evidenzia in modo drammatico, in tutti i reparti, ivi comprese le Guardie Mediche, un forte scompenso in termini numerici a motivo del sottodimensionamento, ormai strutturale, di personale medico e paramedico con inevitabile carenza in termini di offerta dei servizi sanitari oltre che con tempi di attesa dilatati che procurano, quotidianamente, danno alla salute dei cittadini, non solo in termini di cura ma anche di prevenzione».

"Anche per questo motivo la Giunta del Comune di Trapani ha approvato una delibera di indirizzo politico - dichiara l’assessore all'Università Emanuele Barabara - a favore della proposta della Regione Campania sulle "Disposizioni in materia di accesso ai corsi universitari di area sanitaria" finalizzate anche ad abolire i test d'ingresso alla facoltà di medicina e altre facoltà sanitarie».

«L’ASP di Trapani, così come comunicato nei primi giorni di settembre dal Commissario straordinario, Vincenzo Spera, in sede di Conferenza dei Sindaci appositamente convocata - aggiunge il sindaco Tranchida - dopo aver esperito svariati tentativi di reclutamento, anche di medici neo laureati, ha previsto l’assunzione di almeno quaranta medici argentini necessari per aumentare la dotazione organica degli ospedali del nostro territorio e per creare quindi, condizioni per una offerta di servizi più idonea anche nei pronto soccorso di tutti i nosocomi provinciali».

Secondo i dati del Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri ed Universitari Italiani (FoSSC) pubblicati a fine maggio 2023, in Italia mancano all’appello 30.000 medici ospedalieri, 70.000 infermieri e circa 100.000 posti letto. A preoccupare le società scientifiche è il progressivo depotenziamento della sanità. In 10 anni (2011-2021), in Italia, sono stati chiusi 125 ospedali, ben il 12%. Nel 2011 (tra pubblici e privati) erano 1.120, per diminuire a 995 nel 2021, con un taglio più marcato per le strutture pubbliche (84 in meno). In un solo anno sono stati eliminati quasi 21.500 posti letto, incrementati solo per affrontare i mesi più duri della pandemia: nel 2020 erano 257.977, per poi scendere a 236.481 nel 2021.

«In questo scenario complessivo, non va sottaciuto che, per gli studenti che intendono intraprendere il percorso nella facoltà di medicina o altre facoltà ad indirizzo sanitario, ai costi per la retta universitaria - affermano il sindaco Tranchida e l’assessore Barbara - si assommano quelli per la preparazione ai test, di fatto, effettuata con appositi (e costosi) corsi di formazione privati, accessibili a non tutti gli studenti e ciò con conseguente grave lesione del principio di eguaglianza, oltre che del diritto allo studio, così come declinato dalla Costituzione, stante che gli studenti appartenenti a famiglie con maggiori risorse economiche hanno molte più chance di superare il test d’ingresso e possono concedersi anche più tentativi».

La delibera contenente questo ordine del giorno sarà ufficialmente inviata alla Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’Università e della Ricerca, ai Presidenti dei Gruppi parlamentari della Camera e del Senato, al Presidente della Regione Campania, al Presidente del Consiglio Regionale della Regione Campania, al Presidente Anci nazionale.

«Apriamo un dibattito pubblico e plurale in città ed in ambito provinciale per intanto - conclude Tranchida - non escludendo di chiamare i cittadini a sottoscrivere anche una petizione per il superamento del numero chiuso in medicina e nell'alta formazione universitaria nel comparto sanitario».



Native | 2024-07-16 09:00:00
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