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25/09/2023 13:12:00

Trapani, la denuncia: "Mio padre aspetta sepoltura da due mesi" 

 “Mio padre è morto da circa due mesi e ancora oggi non mi permettono di dargli una degna sepoltura. Mi sono rivolto al sindaco di Trapani Giacomo Tranchida e all’assessore Giuseppe La Porta. Ho fatto, però, un buco nell’acqua. Anzi, oltre al danno è arrivata anche la beffa: non posso, infatti, più portare un fiore sulla tomba di mio padre perché il garage dove è stato sistemato il feretro è stato chiuso per questioni igieniche”.

A parlare è Simone Romano, 58 anni, ex agente di polizia penitenziaria in pensione che ha sporto denuncia ai carabinieri “affinché venga fatta luce sulla vicenda” e vengano accertate “eventuali responsibilità”.

Il papà dell’ex agente è deceduto lo scorso 27 luglio.

“Subito dopo i funerali – racconta Simone Romano – la bara è stata trasportata al cimitero e posta all’interno di una sorta di magazzino, assieme ad altre bare, in attesa di tumulazione”. Al camposanto, infatti, non ci sono loculi disponibili. Un problema diventato ormai atavico.

“Specifico – riprende Simone Romano – che mio padre doveva essere sepolto al posto della nonna di sua madre. Avevamo, infatti, chiesto di procedere con l’estumulazione, avviando tutte le pratiche con l’agenzia funebre, pagando le quote per la tumulazione”. E qui inizia una lunga attesa. “La metà di agosto – afferma l’ex agente , considerato che ancora non era stata effettuata la tumulazione, ho contattato il sindaco Giacomo Tranchida che mi ha detto di rivolgermi all’assessore Giuseppe La Porta e cosi ho fatto”. Simone Romano contatta l’assessore: “Lui mi ha riferito che per procedere con l’estumulazione a la tumulazione sarebbe stato necessario l’intervento di una ditta specializzata e che per il momento ciò non era possibile perché era scaduto il contratto”. Passano altri giorni e l’ex agente ricontatta La Porta: “Ho saputo, infatti, che era stata individuata la ditta specializzata, ma l’assessore mi ha riferito che non si poteva procedere perché alla ditta in questione mancavano ancora le autorizzazioni e le cerrtificazioni”. Nel frattempo, all’ingresso del garage dove era sistemata la bara del padre, Simone Romano trova affisso un cartello con la scritta

“Chiuso per problemi igienicosanitari”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, spingendo l’ex poliziotto a sporgere denuncia.