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23/09/2023 07:18:00

Decine di incendi devastano la Sicilia. Due vittime

 Un'ondata di roghi ha devastato ieri la Siciilia, e ci sono state due vittime. I roghi, quasi tutti dolosi, sono stati alimentati dal forte vento di scirocco (che da oggi, finalmente, ha lasciato spazio ad un'aria un po' più fresca). 

Da Palermo, a Trapani, da Catania a Messina, da Caltanissetta a Enna i mezzi di soccorso hanno lavorato senza sosta per mettere in sicurezza le abitazioni minacciate dalle fiamme e spegnere i roghi. Una cinquantina i focolai su cui sono intervenuti. A Palermo è stato evacuato un edificio del campus universitario dopo che le fiamme hanno lambito le facoltà di Chimica e Fisica, mentre in provincia alcune scuole sono state chiuse. A Trappeto un uomo è morto durante l’evacuazione di alcune case, forse per un malore. Alcuni residenti del quartiere periferico di Brancaccio hanno abbandonato le case rifugiandosi per strada o arrampicandosi sui tetti per paura delle fiamme che stavano bruciando un agrumeto.

A Mazzaforno, nei pressi di Cefalù, una donna di 42 anni, Maria David, è stata trovata priva di vita e semicarbonizzata poco lontana dal maneggio di proprietà, dove si era recata insieme al padre per mettere in salvo i cavalli a causa di un incendio che era scoppiato nelle vicinanze e che sarebbe poi arrivato fino alle stalle. Sull’accaduto indagano i carabinieri.

A Cefalù, a causa degli incendi che stanno colpendo la Sicilia negli ultimi giorni, circa 750 persone sono state evacuate in via precauzionale dall’hotel Costa Verde. Lo comunica il Dipartimento della Protezione Civile della Regione. Le persone sono state trasferite al palasport della Provincia.

INCHIESTA.  “Istituire una commissione di inchiesta urgentemente che si occupi del sistema dei roghi a Palermo. Oltre al grande caldo di questi giorni infatti i roghi che stanno interessando diverse zone di Palermo, tra cui la discarica di Bellolampo, con l’impianto TMB, non possono che essere il risultato di un sistema organizzato per mettere in ginocchio la città”. A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Roberta Schillaci componente della commissione antimafia all’Ars. “È tutto da chiarire infatti - sottolinea Schillaci - come sia possibile che il rogo colpisca anche un impianto dentro la discarica di Bellolampo costato milioni di euro e normalmente presidiato. Occorre investire nelle nuove tecnologie al più presto e presidiare il territorio con la collaborazione delle associazioni che, di concerto con il Corpo Forestale, possano preservare l’integrità di alcune porzioni di territorio e divenendo presidi di legalità per contrastare gli incendiari ai quali vanno sequestrati i beni, così come prevede un DDL voto che abbiamo presentato in Ars. Ovviamente la seduta monotematica a Sala D’Ercole sul tema degli incendi non è rinviabile e serve la presenza e l’impegno concreto del governo Schifani per potenziare di uomini e mezzi Corpo Forestale e Vigili del Fuoco” - conclude Schillaci.

PELLEGRINO. "Spiace vedere come di fronte ad una situazione di oggettiva emergenza determinata dalle condizioni meteoclimatiche sempre più estreme, ci sia chi - come l'onorevole Barbagallo - non perde occasione per polemiche sterili e soprattutto inutili. Nei momenti di difficoltà, chi ha senso delle istituzioni e lavora con spirito di servizio per la comunità, sa che è il momento di rimboccarsi le maniche e lavorare in modo unito per risolvere i problemi. Ci saranno poi i momenti per il confronto e per il dibattito. Il Governo regionale ed ogni sua struttura operativa a partire dalla Protezione Civile e dalla Forestale sono stati e sono impegnati per fronteggiare gli incendi come dimostra l'impegno quotidiano di centinaia e centinaia di persone presenti su tutti i fronti e che non meritano gli attacchi di queste ore.
Dov’era il Pd quando nel 2016 il governatore Crocetta attribuiva alla criminalità organizzata e alla speculazione edilizia le cause degli incendi avanzando un’ipotesi criminale? Dov’era il Pd, quando nel 2017 Crocetta attribuiva la responsabilità allo Stato per poi essere richiamato dal capo della Protezione civile nazionale per aver cercato di “coprire inefficienze regionali con fantomatiche mancanze statali”? Dov’era ancora il Pd, quando Crocetta dava la colpa a un “disegno politico, affaristico, criminale” sostenendo che gli incendi fossero un “attacco" al suo governo? Dov'era ancora il Pd quando Crocetta, sempre nel 2016, tentava di dissimulare le proprie responsabilità scaricandole sugli uomini e sulle donne del Corpo Forestale? La verità è che il PD arriva per primo soltanto quando ci sono occasioni in cui invece sarebbe meglio tacere." Lo dichiara il presidente dei deputati di Forza Italia all'Assemblea Regionale Siciliana, Stefano Pellegrino.



Native | 2024-07-16 09:00:00
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