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22/09/2023 13:00:00

Marsala, le prossime elezioni e il "pensiero debole"

 "Il pensiero debole". È la teoria di un cattolico che critica la metafisica tradizionale e del rifiuto delle 'verità assolute". La filosofia per l'autore è intesa come una chiave di 'esegesi' del mondo, del suo 'relativismo', ma che deve aiutare a conoscere e pensare.

Influenzato anzitutto dal pensiero di Nietzsche e Heidegger, si parla del filosofo Gianni Vattimo che ha lasciato la Terra nei giorni scorsi. La tesi non ha un’accezione negativa, tutt’altro, vuole affermare che non esistono 'certezze supreme' quali le religioni monoteiste, il marxismo o il tradizionalismo. È una concezione che offre una visione del mondo privo di sicurezze e con la finalità di favorire un mente che analizzi. Marsala necessita di una classe politica che eserciti un intelletto tenue, scevra dal convincimento che 'contino' solo i consensi e non le idee.

Che nelle ultime elezioni amministrative in campagna elettorale ha 'creduto' alla stregua d'una teologia al 'verbo' di Grillo, che nei suoi 5 minuti al Massimo predicava: 'L'abolizione' dei rifiuti, investimenti qatarioti, efficientamento della macchina amministrativa. Per poi scoprire un contratto rigido e utilizzare poco i margini di gestione del servizio e biasimare con nota protocollata l'operato dell'assessore al ramo, da lui nominato. Di pecunia non olet, menomale, neanche l'ombra. E la carenza di personale tra dirigenti e funzionari. Da democristiano d'antan l'applicazione iniziale, pedissequa del manuale Cencelli. Piscina e stadio municipale ancora chiusi e risorse spese per un ippodromo. Tra due anni si tornerà alle urne, necessita un 'pensiero debole'.

Vittorio Alfieri