Quantcast
×
 
 
20/09/2023 06:00:00

E' sempre più critica la situazione al canile di Marsala

 Non passa giorno in cui la situazione al canile di Marsala non diventi un problema ancora più grande e ingestibile.

Le condizioni visibili ad occhio nudo sono al limite delle elementari norme igienico sanitarie. E’ sovraffollato, e lo è da anni, perché mai si è pensato di agire massicciamente con una sensibilizzazione che vada oltre quello che fanno i volontari delle associazioni, che fanno tanto, assumendosi responsabilità che non sono le proprie e spesso tappando buchi che sono solo dell’amministrazione comunale.


Qualunque assessore che si è preso in mano la delega non ha concluso nulla, la solita passerella per chi ha qualcosa da dire, una foto vicino ad un box, possibilmente senza adottare, fino al prossimo giro. Al momento non è dato sapere chi amministra la delega, l’ultimo in ordine di arrivo è stato l’avvocato Michele Milazzo.
Il canile è visto come un problema, un carcere, un lager dove i cani che vi passano ci restano fino alla morte. E a nessuno questo interessa, però si riempiono la bocca parlando di svolta green e di città a misura d’uomo, dove oggi è contemplato anche e e soprattutto il benessere animale. Mazara insegna, bisognerebbe essere sufficientemente bravi a copiare.
Del resto i cani non votano, dimenticarli è la cosa più naturale del mondo.


Ad intervenire sulla questione è Angelo Rocca, dirigente regionale dell’MPA: “L’Amministrazione comunale di Marsala continua a considerare il canile e il fenomeno del randagismo argomento marginale. In città si verificano assidui abbandoni di animali: tra i vari,  rete del canile danneggiata e cuccioli buttati all’interno della struttura.


Il canile è saturo, tanti ingressi di cani padronali, tutti muniti di collari o comunque molto socievoli.
Non si è mai provveduto ad un servizio di video sorveglianza nella strada adiacente al canile e presso i cancelli dello stesso. Non sono mai stati stanziati fondi per una seria campagna di sterilizzazione di massa, unica soluzione pratica per ridimensionare il fenomeno del randagismo, oltre che lungimirante al fine di evitare un continuo dispendio delle spese comunali. Tutti gli incontri avvenuti tra dirigenti al ramo, amministrazione e associazioni animaliste sono stati futili. Parole al vento.  La voce delle associazioni animaliste, che seriamente conoscono la materia, è stata sempre disattesa”.


E poi c’è la questione dei famosi lavori indicati come manutenzione “straordinaria”: “Non vengono stanziate somme straordinarie per interventi d’emergenza dei randagi presso cliniche private e successiva degenza - spese fino ad oggi spesso affrontate da parte delle associazioni animaliste locali; non sono mai stati effettuati controlli sul territorio e mai irrogate relative sanzioni amministrative per i proprietari di cani padronali sprovvisti di microchip; non sono mai stati inseriti cartelli stradali che indichino la presenza del canile”.
Infine l’azione: “L’MPA provvederà tempestivamente ad una interrogazione in consiglio comunale per avere risposte su interventi decisi e fatti concreti, che siano questa volta un punto di svolta per la lotta al randagismo”. 

 



Native | 2024-07-16 09:00:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Guida sicura: a cosa stare attenti in estate?

L'estate è una stagione di svago e avventure, con le sue giornate lunghe e il clima caldo che invogliano a viaggiare e trascorrere più tempo all'aperto. Tuttavia, con l'aumento del traffico e le condizioni stradali a volte...