Tre weekend per riscoprire Trapani con ‘Le vie dei Tesori’. Visite, esperienze, passeggiate e tanta bellezza da vivere dal 16 settembre al 1 ottobre 2023.
20 luoghi raccontanti dagli studenti-ciceroni impegnati sul territorio come guide turistiche. Per chi non conosce Trapani, sarà un’esperienza che coinvolge tutti e cinque i sensi, per chi è ‘veterano’ del Festival della via dei Tesori, sarà l’occasione per rivedere luoghi portati alla luce dal passato. In questa edizione 2023 infatti non c’è la Colombaia, oggetto di restyling, in compenso si riscopre l’Antica corte delle Ninfee, antico Monastero trasformato in casa privata. Riapre la Prefettura e si entra nel mondo delle Maestranze, si sale sul campanile di San Domenico, per poi ammirare l’organo più complesso d’Europa. Passeggiando da un luogo all’altro si attraversa la tradizione con la visita alle Maestranze e senza dimenticare il rosso corallo di Platimiro Fiorenza, artigiano inserito nel Registro delle eredità immateriali della Sicilia, nel «Libro dei Tesori umani viventi», Unesco.
Il costo del ticket? Invoglia tutti a partecipare: più visite si fanno meno si spende. Con 3 euro si ha accesso ad una singola visita, con 10 euro a quattro visite, con 18 euro a 10 visite. D'altronde la cultura non ha effetti collaterali.
Il Festival delle Vie dei tesori è stato presentato mercoledì 13 settembre presso la sala sodano di Palazzo D’Alì da Laura Anello, Presidente e Fondatrice del Festival delle Vie dei Tesori insieme con Emanuele Barbara, assessore allo Sport, all’Università, all’Ecologia, alle Politiche giovanili del Comune di Trapani e con Jlenia Pasta, Area Manager Unicredit – area commerciale Trapani. (Video)
Non solo Trapani, alla sua sesta edizione, ma anche Marsala e Mazara del Vallo offrono visite ai propri tesori negli stessi weekend. Il Festival torna nel Trapanese con la certezza dei numeri della passata edizione: 15.830 presenze, con una crescita di tremila visitatori rispetto al 2021. Trapani aveva infatti raddoppiato i suoi numeri, ed era salita a 9.168 presenze; Mazara del Vallo aveva puntato sulle chiese e i mosaici restituiti e amati da 3.344 visitatori, mentre Marsala aveva aperto le sue cantine e scommesso sulle esperienze, mettendo insieme 3.318 presenze.
Le vie dei tesori si conferma una leva per il turismo e per la promozione del territorio. Grazia al Festival, ogni anno, a riscoprire le radici sono gli stessi cittadini, dai giovani ai più anziani. Ma non solo.
“E’ un progetto che lavora moltissimo con il capitale umano – afferma Laura Anello, Presidente del Festival Vie dei Tesori – e che si intreccia con il progetto “Ho scelto il sud” che investe sul capitale umano, tessendo storie di giovani e meno giovani che sono rimasti o sono tornati a sud a fare innovazione. Un po' il controcanto a questa narrazione eterna che c’è, drammatica e reale, della gente che va via, per dire che si può restare. E il patrimonio è un nodo fondamentale per poter provare a valorizzarlo e renderlo una leva di sviluppo culturale, civile ed anche economico. Quest’anno, tra l’altro, la Fondazione fa parte anche della compagine che ha vinto il bando del Turismo delle Radici, rivolto ai siciliani di seconda, terza, quarta generazione che sono andati all’estero e che conservano un amore sconfinato per la terra di origine. Il nostro progetto non ha puntato solo sulla nostalgia, ma all’idea che questo sia un innesto felice e porti da fuori innovazione e progettualità, perché chi è partito faccia in modo che si parta di meno.”
Anna Restivo