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16/09/2023 06:00:00

  Si rivede il Covid. I casi aumentano. Dobbiamo preoccuparci?

Nelle ultime settimane in Italia si è registrato un nuovo aumento dei casi di Covid, spinti da una nuova, l’ennesima variante: Eris.

Un po’ dappertutto si registra un aumento degli accessi e dei ricoveri a causa del Covid. I sintomi sono sempre gli stessi: febbre alta, mal di testa, spossatezza, problemi respiratori più o meno gravi. L’aumento dei ricoveri è un segnale evidente di una crescita dei casi.

Ma dobbiamo preoccuparci? C’è un ritorno del Covid che porterà di nuovo a restrizioni, ad esempio l’uso della mascherina? Aboliamo ogni preoccupazione, in base a quello che dicono gli esperti non si rischia un ritorno di fiamma della pandemia. Ma la situazione è certamente da tenere sotto osservazione.

I ricoveri non preoccupano esperti e medici. La protezione assicurata dalla buona copertura vaccinale della popolazione permette di limitare le forme più gravi della malattia che possono portare alla morte.

I dati
Per la quarta settimana consecutiva sono cresciuti i contagi Covid in Italia. Secondo l'ultimo monitoraggio Iss-Min. Salute, nel periodo 7-13 settembre sono stati 30.777 i nuovi casi (21.309 la settimana precedente) pari a +44,4%.
L'incidenza (più che raddoppiata rispetto a fine agosto) sale a 52 casi per 100mila abitanti (36 casi la settimana precedente), superando la prima soglia di rischio del periodo emergenziale stabilita in 50 casi. Salgono anche i ricoveri: nei reparti 2.378 (erano 1.872) e nelle intensive 76 (erano 49).

 

La variante Eris
Diversi studi stanno analizzando le caratteristiche di questo ceppo del virus, delle motivazione dietro la sua capacità infettiva, del tipo di sintomi che provoca e, infine, dei tempi di incubazione. In particolare questo ultimo elemento sembra mostrare un fenomeno anomalo. Si sta osservando un modello di insorgenza di sintomi del Covid a cui non farebbe seguito un tampone positivo per diversi giorni, fino a una settimana. Definito pre-Covid, questo fenomeno sarebbe alla base della crescita improvvisa dei casi e della sua diffusione a macchia di leopardo.

La percentuale di reinfezioni Covid in Italia resta "stabile intorno al 39%", con la variante Eris che sta emergendo sempre di più, mentre al momento non risulterebbe essere stata rilevata Pirola. E' quanto si rileva nel monitoraggio Covid-19, a cura di Istituto superiore di sanità (Iss) e ministero della Salute, in cui si riporta anche la quota di infezioni da Sars-CoV-2 riportate in persone con almeno un'infezione pregressa. Il dato è lo stesso del report precedente.

 

 

 

Vaccini
E si torna anche a parlare di vaccini. Il vaccino anti-Covid aggiornato verrà offerto gratuitamente a tutti cittadini che vogliano sottoporsi alla somministrazione, e non soltanto alle categorie indicate nell'ultima circolare del ministero della Salute, ovvero over-60, soggetti fragili, donne incinte ed operatori sanitari.
Il vaccino sarà dunque offerto gratuitamente anche alle persone per le quali non è raccomandato nell'ultima circolare del 14 agosto, ma che vogliano effettuarlo.
I nuovi vaccini aggiornati contro le varianti Xbb circolanti di Omicron arriveranno entro due settimane e la campagna vaccinale anti-Covid e antinfluenzale partirà dagli inizi di ottobre. Le due vaccinazioni, antinfluenzale ed anti-Covid, potranno essere effettuate nella stessa seduta vaccinale.