Il vescovo della Diocesi di Trapani Pietro Maria Fragnelli con l'occasione dell'inizio del nuovo anno scolastico ha inviato un messaggio di buon lavoro ai dirigenti scolastici, agli studenti e ai docenti e a tutto il mondo della scuola in generale.
"Serve un nuovo umanesimo che aiuti le nuove generazioni a coltivare le dimensioni scientifiche della mente e le ragioni del cuore", il messaggio del vescovo Fragnelli che ricorda lo scienziato e filosofo Blaise Pascal e il “Santo Scolaro” dipinto da don Lorenzo Milani, di cui ricorre il centenario, nella Chiesa di Barbiana. Qui il testo degli auguri del vescovo:
“Carissimi e carissime dirigenti delle scuole della nostra diocesi, sono lieto di rivolgere a voi e, per vostro tramite, al personale della scuola e a tutti gli studenti e le studentesse il mio più caro augurio in occasione dell’apertura del nuovo anno scolastico. A voi studenti ai vostri docenti e dirigenti dico la mia vicinanza affinché il cammino scolastico stimoli la migliore conoscenza di sé, delle proprie risorse e dei propri limiti. La scuola è maestra della vita quando ci guida alla scoperta della grandezza e della miseria dell'uomo.
Mi ha molto colpito, in questi giorni, l'attenzione che la stampa ha dato ad uno scienziato e filosofo francese nel IV centenario della nascita, Blaise Pascal (1623 -1662). Per celebrare quest’anniversario anche papa Francesco ha scritto una lettera dal titolo Sublimitas et miseria hominis, eco del pensiero numero 231 di Pascal: "L'uomo non è che una canna, la più debole della natura ma è una canna che pensa". In quest’anno ricorre anche il primo centenario della nascita di don Lorenzo Milani (1923-1967): di lui si conoscono sempre meglio la passione educativa verso gli ultimi e il talento artistico. La sua immagine del “Santo Scolaro” è “rappresentazione sintetica di tutta la sua esistenza”, spesa nella ricerca dell’essenziale nella promozione della dignità umana e della comunicazione del mistero della vita.
La ripresa delle attività scolastiche, unita alla ripresa della vita sociale ed economica, è occasione privilegiata per alzare lo sguardo verso l'alto e lottare uniti per obiettivi di speranza e di pace. L'umanità affida alle nuove generazioni l'invito a coltivare le dimensioni scientifiche della mente e le ragioni del cuore. Abbiamo bisogno di un nuovo umanesimo capace di affrontare le sfide culturali e morali della globalizzazione, del dialogo tra le religioni e dell'impegno concreto a combattere la fame e ogni forma di povertà nel pianeta. Parafrasando ancora Pascal, auguro a tutti di "cercare perché avete già trovato e di trovare perché sempre cercate”: l’umano e il divino! Buon anno a tutti!"