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12/09/2023 13:00:00

La politica e i fatti, "La cosa più ostinata del mondo"

 I fatti."In Italia il paradosso è che chi ha governato 8 anni senza aver vinto le elezioni e ha negato agli italiani di esercitare alcuni diritti fondamentali, accusi di essere un rischio per la democrazia l’unica forza rimasta all’opposizione in questi anni a chiedere libertà ed elezioni". È un'affermazione che la Presidente del Consiglio dei Ministri fece durante la campagna elettorale del 2022. Per il collega di partito e fino all'esautorazione 'de facto 'alla guida dello stesso, Donzelli, di cui è responsabile nazionale dell'organizzazione, gli anni sono 11. Il riferimento al PD è chiaro. Si ristabiliscono i fatti: dopo la caduta del Berlusconi quater, il governo Monti nel novembre 2011 ebbe la fiducia anche del PDL-Fi e AN, quindi anche FdI- e durò 13 mesi, Giorgia votò la vituperata legge Fornero, non c'era la Lega.

Governo Letta: il PDL 7 mesi, fino al novembre 2013, senza FdI neopartito dei fuoriusciti-Meloni, Crosetto e La Russa-da AN. Ecco spiegati gli otto anni fino a settembre 2022, escludendo i 13 mesi dell'esecutivo Conte I, il gialloverde. Si rammenta che siamo una democrazia rappresentatativa e che per 4 anni è mezzo il PD è stato partito di maggioranza relativa, alleato con NCD-SC-UDC, gli altri 3 e mezzo il secondo più votato dietro il M5S. Sempre nello stesso arco temporale, 1 anno e 8 mesi nell'esecutivo Draghi insieme a FI e Lega, alleati storici della Meloni con i quali sta governando la nazione.

Queste scelte hanno sancito la perdita di consenso del Nazareno di sei milioni d'elettori rispetto al massimo dell'europee del 2014, con le politiche dell'anno scorso. Di certo competizioni diverse, quasi identiche nell'affluenza comunque nell'europee del 2019 affluenza pressoché uguale 5 milioni. Prima PD, poi M5S e Lega hanno dimezzato e anche di più i loro voti a dimostrazione dell'esistenza di un bacino, nutrito,di persone che non sono fidelizzate. Concludendo: "Questo è un fatto. E i fatti sono la cosa più ostinata del mondo.", (Michail Bulgakov).

Vittorio Alfieri