L'amore tossico. Si intende un rapporto in cui uno dei due non riesce ad accettare le caratteristiche dell’altra persona e il suo modo di amare, tentando in ogni modo di cambiare il partner affinché questi si trasformi in qualcun altro: una/uno che assomigli alla propria immagine mentale di compagno/a.
Da contraltare una storia d’amore sana si basa su rispetto reciproco, gentilezza, supporto, ascolto, fiducia, comprensione e condivisione di un progetto di vita. In ossequio all'idea espressa, una relazione è funzionale quando ognuno dei componenti della stessa mantiene uno spazio personale e intimo con se medesimo e questo non deve compromettere l’armonia di coppia, al contrario, la promuove. Un rapporto che conserva l’equilibrio in questi aspetti avrà tutti gli ingredienti per germogliare, evolvere e rendere felici i partner. In assenza di questi 'ingredienti' il legame diventa dannoso.
Capita che una relazione che all’inizio sembrava funzionasse non lo sia più nella sua essenza, ma i due continuano a portarla avanti, sentendosi intrappolati. Così, il rapporto può diventare patologico e addirittura pericoloso. S'idealizza il partner, lo si sopravvaluta. La relazione diventa logorante e porta a una gran sofferenza. Si annienta l'autostima e sul benessere personale è molto deleteria e può trasformarsi in sintomi psicologici severi. Il concetto ha generato dibattito nella comunità scientifica, ne parla nel saggio Amore dannoso la psicoterapeuta Maria Rita Parsi e anche l'opinione pubblica ne discute.
In soccorso dell'assunto, in "Al di là del bene e del male" Friederich Wilhelm Nietzsche afferma: "Chi lotta con i mostri deve guardarsi dal non diventare, così facendo, un mostro. E se tu scruterai a lungo in un abisso, anche un abisso scruterà te" e necessita farlo per liberarsi dall'amore tossico.
Vittorio Alfieri