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10/09/2023 20:10:00

Gazebo, tavolini e decoro urbano. Italia Nostra: "Regole non rispettate a Trapani"

La sezione trapanese di Italia Nostra con una nota alla soprintendenza ai Beni Culturali e Architettonici, al sindaco e all’assessore per le politiche del centro storico di Trapani, ha posto in rilievo una serie di criticità nella occupazione e gestione degli spazi pubblici da parte dei privati. 


Dehors, arredamenti, piante, separatori di spazi, pedane, tavoli e sedie risultano essere, secondo il direttivo di Italia Nostra, invasivi, incoerenti con il contesto, disordinati, di dubbio gusto, talvolta piazzati anche in violazione di regolamenti comunali e di norme urbanistiche. Scrive testualmente Italia Nostra che si tratta di strutture talvolta «non consoni al decoro urbano ed al contesto cittadino, nonché fastidiose alla fruizione delle pubbliche vie». 
Strutture “temporanee” (tali dovrebbero essere) che impediscono «la vista degli articolati paramenti murari degli edifici storici, del paesaggio e dell'ambiente».

«Considerato che le aree sensibili del centro storico esigono grande rispetto e discrezione nell'approccio progettuale - scrive Italia Nostra nella sua nota - è il momento di abbandonare definitivamente la via dell'estemporaneità per affrontare con professionalità e qualità progettuale un ragionamento complessivo relativo a tutta la città». 
Italia Nostra chiede in primo luogo, oltre alla qualità progettuale dei dehors, il rispetto del Regolamento Comunale. La sezione trapanese dell’associazione anticipa anche le probabili polemiche rispetto alla posizione critica esposta e scrive: «non intendiamo arroccarci su una posizione passatista, né tanto meno proporre anacronistici stilemi del passato, ma auspichiamo un ragionevole ed aperto atteggiamento verso il nuovo buon design, tenendo sempre conto dei semplici e lineari dettami del suddetto Regolamento Comunale». 
Italia Nostra, dunque, non chiede nuove regole, ma il rispetto di quelle in vigore e l’applicazione del protocollo di intesa tra Soprintendenza BB.CC.AA. di Trapani e l’Amministrazione Comunale già stipulato nel 2011 che prevede “norme certe, coerenti e condivise” per la messa in opera dell'arredo urbano oltre che di eseguire controlli almeno per quelle parti di città definite “paesaggi sensibili".

 

“Siamo sempre aperti ai suggerimenti dei cittadini, soprattutto dalle associazioni, come Italia Nostra, che si preoccupano del decoro urbano e del rispetto del patrimonio storico-artistico del centro storico. Abbiamo avviato una serie di controlli più rigorosi per valutare l'applicazione del regolamento vigente, ma riconosciamo che i regolamenti possono essere aggiornati per adattarsi ai tempi e alle esigenze della collettività. Durante la pandemia di COVID-19, abbiamo concesso spazi più ampi per sostenere gli esercenti e per garantire il distanziamento. Condividiamo l'importanza di preservare l'estetica urbana e il patrimonio storico della città e siamo già al lavoro per migliorare il decoro urbano”.

Con queste parole il sindaco Giacomo Tranchida, l’assessora alle Politiche per il Centro Storico Rosalia d’Alì e l’assessore alle attività Produttive Vincenzo Abbruscato commentano la nota stampa inviata dall’associazione Italia Nostra riguardo il decoro urbano e contesto cittadino a Trapani.
“Stiamo lavorato sul regolamento “Arredo Urbano – Disciplina di attuazione per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche”. Abbiamo già apportato delle modifiche – aggiunge Rosalia d’Alì - per preservare la bellezza architettonica del centro storico di Trapani e migliorare il decoro urbano, stiamo facendo progressi significativi in questo lavoro e presto sarà oggetto di discussione, prima in Giunta e poi in Consiglio comunale. L'obiettivo è trovare un equilibrio tra le legittime esigenze commerciali degli operatori, la vivibilità della città e la possibilità per i residenti di godere appieno della bellezza del centro storico”.

“C'è stata una tendenza generale, in fase emergenziale Covid per il distanziamento, a concedere spazi più ampi – afferma Vincenzo Abbruscato - , a volte anche del 200% di quanto fosse precedentemente consentito. Questo ha avuto un impatto negativo sulla qualità e sull'aspetto degli arredi urbani. Condivido l'opinione che il rispetto per l'estetica urbana e il patrimonio storico della città siano fondamentali. Dobbiamo cercare di creare un percorso condiviso che valorizzi tutti questi aspetti e permetta agli imprenditori responsabili e rispettosi delle regole condivise di lavorare in modo armonioso con l'ambiente cittadino”.



Native | 2024-07-16 09:00:00
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