"Luce per sempre", commozione e rabbia per l'omicidio di Marisa Leo
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“Luce per sempre”. Marisa Leo sorride, come sempre faceva. Ha un bicchiere di vino in mano, la sua grande passione.
“Luce per sempre”, poche parole nel post dell’associazione Donne del vino, di cui Marisa faceva parte. E’ uno dei tanti messaggi che in queste ore ricordano la 39enne di Salemi uccisa dall’ex compagno Angelo Reina (poi suicidatosi) tra Marsala e Mazara.
C’è tanta commozione in provincia di Trapani per una donna, una madre, che, piena di energia e sorriso, aveva dedicato tutto alle sue grandi passioni.
“Aveva circoscritto la sua giovane vita a figlia-genitori -lavoro con la paura che le potesse succedere qualcosa. Viveva protetta dai suoi affetti più cari e le sue giornate trascorrevano nel tran tran tra l'ufficio, responsabile marketing e comunicazione di Cantine Colomba Bianca, nell'agro di Mazara del Vallo che raggiungeva ogni giorno da Salemi, dove abitava e le cure e le attenzioni di madre". Così ricordano Marisa Leo le associate a "Donne del Vino della Sicilia" guardando e riguardando le foto della donna uccisa a fucilate dall'ex compagno.
"Alla sua adorata piccola figlia - ricordano - dedicava ogni attimo del tempo che il lavoro le lasciava libero, ed insieme ad altre socie dell'associazione condivideva la comune passione per il vino e la cultura del vino. Lo aveva scelto e fortemente voluto questo lavoro che amava rinunciando alla professione di commercialista per cui aveva studiato conseguendo la laurea in Economia”.
Marisa Leo era impegnata nella sensibilizzazione contro la violenza di genere.
“Insieme ad un pugno di giovani socie hanno dato il via al progetto "DxD : Calici di Vita". Ovvero Donne per le Donne, un progetto itinerante per supportare con dei lunch solidali le associazioni che nel territorio regionale si occupano della rinascita delle donne vittime di violenza. Che beffa.. ecco perchè l'assassino della nostra Marisa è ancora più paradossale. Lei fino a poche ore prima che il padre di sua figlia avesse deciso di ammazzarla, "era sul pezzo". Stava lavorando ad un altro appuntamento di DXD Calici di vita che si sarebbe dovuto tenere ad ottobre in un ristorante di Mazara del Vallo" raccontano ancora le associate.
E’ un femminicidio che sconvolge tutto il territorio, perchè Marisa era figlia di questa terra e lavorava per dare voce e visibilità a una delle cose più belle che questa terra produce, che la caratterizza: il vino.
Ed è infatti molto toccante il messaggio di Colomba Bianca, l’azienda vinicola, di cui Marisa era responsabile marketing e comunicazione. "E' impossibile immaginare una vendemmia senza di lei".
"Donna del vino, madre premurosa e ispiratrice delle nostre cantine. Mente e braccio di scelte di successo, colonna portante di progetti internazionali per la filiera vitivinicola italiana, visionaria comunicatrice nel mondo dei vitigni made in Sicily. Era attiva contro la violenza di genere. È inesplicabile immaginare una nuova vendemmia senza Lei. Siamo sgomenti. Esprimiamo il nostro profondo cordoglio per la perdita che subisce la famiglia di Marisa, di cui ci sentiamo parte integrante anche noi.".
Numerosi i messaggi e i ricordi da tutto il territorio. A partire dalla sua città, Salemi, che il giorno dei funerali sarà in lutto cittadino. “Non ci sono parole per descrivere il dolore per una tragedia assurda e inaccettabile. E’ necessario accendere i riflettori su un fenomeno inaccettabile e insopportabile come il femminicidio”, ha detto il sindaco Domenico Venuti.
Cordoglio da più parti, in particolare dal mondo economico. “
" Fermare questa escalation di morte e di violenza deve essere l'obiettivo delle Istituzioni che devono agire, anzitutto, sulla prevenzione, su un adeguato ed efficace sistema di protezione nei confronti delle donne che denunciano e sull' applicazione di pene severe per coloro che commettono i reati, a partire dai maltrattamenti."
Ad affermarlo sono la segretaria generale della Cgil di Trapani Liria Canzoneri e la responsabile provinciale del Coordinamento donne della Cgil Daniela Milana.
“Ancora una volta evidenziamo una grave lacuna nel nostro sistema di protezione sociale ovvero l’insufficienza nel nostro territorio di strutture come sportelli d'ascolto e centri antiviolenza adeguati, luoghi essenziali per offrire un sostegno immediato e sicuro alle vittime di violenza domestica e di genere. Come sindacato, chiediamo alle istituzioni locali di rivedere e rafforzare gli sforzi per istituire sportelli d'ascolto e centri antiviolenza ben finanziati e accessibili a tutte le vittime, in grado di fornire supporto legale, psicologico ed emotivo, alloggio sicuro e assistenza”.
Lo affermano il segretario generale Uil Trapani Tommaso Macaddino e la responsabile Uil Pari Opportunità Trapani Antonella Parisi.
Cifa Trapani sottolinea la “che necessita la creazione ed il potenziamento di strumenti sociali, quali ad esempio i centri di ascolto e antiviolenza, e l’implementazione di misure finalizzate alla protezione della vita umana nel caso di segnalazione dei primi casi di violenza fisica e verbale e/o di stalking”.
Sceglie una lettera per Marisa, invece, don Francesco Fiorino: “La tua tragica e violenta morte, risvegli le nostre coscienze, perché sappiamo essere sempre di aiuto e sostegno a chi subisce maltrattamenti e violenze. Ogni omicidio, ogni azione contro la vita umana, sono una sconfitta per tutti. Nel tuo nome, cara giovane mamma, possiamo impegnarci a non lasciare sola nessuna persona e ad promuovere i valori dell'ascolto attento, della solidarietà e dell'accoglienza”.
Reazioni anche dal mondo politico. “Aldilà dei necessari interventi normativi, delle manifestazioni contro i femminicidi, è necessario un cambio di paradigma a livello sociologico. Se non iniziamo ad affrontare seriamente il problema, anche Marisa finirà per essere l’ennesimo nome di una lista che già solo chiamarla lista fa venire il voltastomaco” sono le parole della deputata regionale del Movimento 5 Stelle Cristina Ciminnisi.
“Il femminicidio non è che la punta dell'iceberg, che affonda in un mare profondo” si legge in una nota del circolo Pd di Marsala.
“Noi dobbiamo portare a galla la parte sommersa dell'iceberg perché dobbiamo distruggerla, quindi, quando erroneamente, narrando gli eventi, usiamo termini impropri quali raptus, gelosia, per spiegare il femminicidio, non faremo altro che nobilitare un crimine piuttosto che sdradicarlo”.
“È essenziale che la politica, quando avvengono tragedie simili non sia solo capace di esternare sdegno e sconforto. L’indignazione è il sentimento spontaneo di tutti. La politica deve fare molto di più assumendosi la responsabilità di agire prontamente facendosi carico di individuare le soluzioni” è la dichiarazione di Azione di Mazara del Vallo.
Un fiume di commenti e di reazioni, che non nascondono la commozione per una tragedia per alcuni annunciata.
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