“Il ddl sul recepimento del codice degli appalti in Sicilia così come è stato formulato è molto rischioso perché formalmente semplifica le procedure ma in realtà le complica. L’effetto sarà fare salire e scendere dai tribunali molti amministratori e responsabili delle stazioni appaltanti per giustificare alcune modalità delle procedure di gara, o peggio esporrà gli amministratori ad un livello di rischio altissimo per via degli affidamenti diretti, delle procedure negoziate con il sistema degli inviti, e dei subappalti a cascata”.
Lo ha detto Antonello Cracolici, parlamentare regionale del Pd e presidente della commissione regionale Antimafia intervenendo nel corso della seduta durante la discussione generale del ddl sugli appalti, il cui esame degli articoli inizierà martedì a Sala d’Ercole.
“Servono modifiche al testo, bisogna prevedere procedure che abbiano maggiore trasparenza anche sui subappalti, a tutela degli amministratori e delle stazioni appaltanti altrimenti questo ddl invece di semplificare aprirà la strada a maggiori rischi di infiltrazioni e condizionamento. Credo sia necessario inoltre – ha aggiunto Cracolici – prevedere per legge l’adesione ai protocolli di legalità sottoscritti dalle Prefetture da parte dei soggetti che partecipano alle gare d’appalto e di quelli che opereranno in subappalto”.