Familismo. In sociologia, la tendenza a valutare la famiglia, con il suo sistema di parentele, con la sua tradizione, la sua posizione sociale, e soprattutto con il legame di comunanza interno tra i suoi membri, preminente sui diritti dell’individuo e sugli stessi interessi della collettività.
In politica ed è l'ambito di cui si narrerà, sicuramente la dinastia più conosciuta, famosa e 'maledetta' del secolo passato fu quella dei Kennedy. Il capostipite 'Joe' fu un politico, diplomatico e imprenditore statunitense, di origini irlandesi, sposò Rose Fitzgerald figlia del sindaco di Boston. Ebbero nove figli, i tre maschi più conosciuti e con incarichi istituzionali furono: Jhon, Bob e Ted, la sorella Jean Ann fu ambasciatrice proprio in Irlanda. Il primo, è stato presidente degli Usa,assassinato a Dallas accanto alla moglie Jacqueline,il secondo ministro della giustizia nel governo del fratello, assassinato da candidato alla presidenza degli States. Il terzo;solo senatore, morto di tumore. Nel Bel Paese stiamo conoscendo quello della Meloni, il cognato Francesco Lollobrigida, deputato dal 2018, rieletto in un collegio plurinominale nel 2022 e nominato ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste nel governo della sorella della moglie Arianna, nominata recentemente dalla 'regina' Giorgia di FdI, responsabile della segreteria politica e del 'dipartimento adesioni' del partito.
A Marsala si rammentano le tre ancora attive, quella Pizzo, con l'ex senatore Pietro membro della commissione toponomastica della città, nominato dal sindaco Grillo, il padre Francesco fu primo cittadino di Lilibeo, deputato e assessore regionale. La Pellegrino, con Stefano consigliere a Palazzo dei Normanni, erede dell'omonimo nonno. Il 'podestà' attuale, figlio di Salvatore Grillo che fu parlamentare all'ARS sindaco di Capo Boeo e Salaparuta, già consigliere comunale, deputato, assessore regionale e parlamentare nazionale. In astratto il Familismo politico non è il male assoluto, ma è da 'maneggiare' con molta cura ed 'etica comportamentale', tendendo a mente che siamo 'noi' a determinarne il 'successo'.
Vittorio Alfieri