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04/09/2023 08:21:00

Monte Erice, trionfa Faggioli

 Simone Faggioli trionfa ad Erice, conquista la decima cronoscalata trapanese e si aggiudica il titolo di Campione d’Italia per la diciassettesima volta. Il pilota toscano, a bordo della Norma M20 (scuderia Best Lap) ha fatto registrare il miglior tempo in entrambe le manches, centrando il successo con il tempo complessivo di 5’52”88 e precedendo Stefano Di Fulvio (Osella Pa30 della Drepanum Corse) che ha chiuso gli 11 chilometri e 460 metri delle due prove in 6’00”64. Terzo Francesco Conticelli (Nova Pc01) con 6’01”44.

A fare da cornice a questa 65a edizione della cronoscalata Monte Erice, terzultimo appuntamento del Civm ed organizzato dall’Automobile Club Trapani, è stata un meteo perfetto ed un pubblico appassionato chemha seguito la gara diligentemente, rispettando le disposizioni del direttore Fabrizio Fondacci.

“Abbiamo assistito ad una giornata di vero e sano sport – sono le parole di Giovanni Pellegrino, presidente dell’Automobile Club Trapani, l’organizzatore della cronoscalata trapanese – ed il mio ringraziamento va a tutti coloro che hanno collaborato per la riuscita di questa edizione. Ma, soprattutto, ai piloti, ai loro team ed ai meccanici, perché senza di loro non esisterebbe la Monte Erice. Ogni anno ci adoperiamo per rispettare le varie prescrizioni in termini di sicurezza che ci giungono dalla Giunta Sportiva Aci Sport e siamo stati ben felici di realizzare gli interventi richiesti, perché la sicurezza dei piloti è il nostro mantra. Per questo motivo ci ha fatto enormemente piacere l’apprezzamento positivo ricevuto dell’Ispettore alla Sicurezza Aci Sport, il quale venerdì pomeriggio ha constatato la perfetta esecuzione dei lavori che abbiamo effettuato sui 5.730 metri del tracciato”.

Per il presidente dell’Ac Trapani “Erice è città di pace, città di scienza, ma è anche città di sport e di motori. Partecipando alla Monte Erice i piloti corrono tra il cielo ed il mare, in uno scenario unico ed in un tracciato che ha caratteristiche pressoché uniche. Quando partono, infatti, trovano determinate condizioni che cambiano diverse volte prima di tagliare la linea d’arrivo. È per questo motivo che una vittoria ad Erice vale moltissimo”.