1200 chilometri in bicicletta, portati a termine entro il tempo prefissato di 90 ore, pause comprese.
E’ il risultato della Dirty bike Castelvetrano, l’associazione sportiva dilettantistica che, con il presidente Giovanni Mazzotta e i tesserati Domenico Russo e Francesco Anania, ha affrontato la Parigi-Brest-Parigi.
Si tratta del più grande evento cicloturistico del mondo, che si svolge una volta ogni quattro anni. Questa ventesima edizione, dal 20 al 24 agosto, ha visto più di 8.000 corridori provenienti da circa 70 paesi diversi che hanno accettato l’epica sfida sportiva. Solo ciclisti amatoriali, non professionisti, ma irriducibili, che per potersi iscrivere hanno dovuto conseguire dei brevetti portando a termine diverse randonnèe non poco impegnative.
La Parigi-Brest-Parigi, organizzata per la prima volta dall’Audax Club Parisien nel 1891, prevede la partenza dal lato sud della capitale francese, l’arrivo alla città portuale di Brest sull’Oceano Atlantico dopo una pedalata di 600 chilometri ed il ritorno sulla stessa rotta. All’enorme distanza si aggiungono 10.000 metri di dislivello per una performance non certo indicata per i deboli di cuore.
I ciclisti che sono riusciti ad arrivare al traguardo entro il tempo limite di 90 ore, hanno ottenuto la prestigiosa medaglia di finisher Parigi-Brest-Parigi e i loro nomi sono stati inseriti nel “Great Book” dell’evento.