La telenovela è finita. C’è una nuova governance, ma restano i vecchi litigi. Non c’è pace attorno alla Funivia di Erice.
L’eterno commissario del Libero Consorzio di Trapani, Raimondo Cerami, e la sindaca di Erice, Daniela Toscano, hanno annunciato il nuovo management della società, in mano, appunto ai due enti al 50%.
Le nomine arrivano dopo mesi molto turbolenti, e che già hanno riacceso lo scontro tra Cerami e l’ex direttore di FuniErice Germano Fauci.
Nella nota con la quale l’ex Provincia annuncia il nuovo management (il quarto in tre anni) vengono usate parole forti, con Cerami e Toscano che accusano di “irregolarità” i vecchi amministratori, Fauci e Palermo. Questi ultimi replicano attraverso il proprio avvocato che smentisce le irregolarità e annuncia la querela per diffamazione nei confronti di Cerami e Toscano.
Ma facciamo un piccolo passo indietro, perchè le vicende della FuniErice sono molto delicate, che si intrecciano con fattori economici, politici e giudiziari. In questi mesi lo scontro è stato molto acceso.
C'è in corso un'inchiesta della Procura di Trapani, che vede indagati, tra gli altri, anche la Sindaca di Erice, Daniela Toscano, e il commissario dell'ex Provincia, Raimondo Cerami. Sull'inchiesta pende una richiesta di archiviazione, ma l'ex direttore generale della FuniErice, Germano Fauci, che ha rivelato agli inquirenti diversi retroscena sulla gestione della Funierice, ha fatto opposizione.
Per evitare un possibile reintegro di Fauci, che ha un contenzioso aperto, nella qualifica di direttore generale, ex Provincia e Comune avevano lasciato intendere che volevano abolire la posizione.
Ed è quello che è stato fatto, in sostanza, perchè il dottor Gandolfo Spagnuolo, precedente amministratore unico della società, è stato riconfermato nell’incarico “visti i lusinghieri risultati ottenuti nonostante le difficoltà determinate dalla perdurante assenza dell’unico impiegato amministrativo della società” sottolineano Cerami e Toscano nella nota inviata alla stampa, lasciando trasparire tutto il loro disappunto nei confronti del dottor Germano Fauci da tempo assente per motivi di salute.
Poi c’è il nuovo Collegio Sindacale della società: sono stati nominati i dottori Stefano Buscemi, Salvatore Braschi e Nunziata Gabriele, selezionati fra un gruppo di professionisti che avevano presentato le loro candidature.
A loro si affidano il Libero Consorzio dei Comuni di Trapani e il Comune di Erice, soci al 50% della FuniErice, con “l’augurio che possano lavorare serenamente per affrontare le nuove sfide importanti che attendono la società, garantendo professionalità ed efficienza”.
E qui arriva l’attacco di Cerami e Toscano che parlano di “gravi irregolarità riscontrate durante la gestione affidata al presidente Palermo e a Fauci e a adeguare la propria amministrazione ai controlli pubblici previsti per legge, sia a garantire un servizio pubblico efficiente e rispondente non solo alle esigenze della comunità ericina, ma anche alle aspettative turistiche provinciali”.
I vertici di ex Provincia e Comune di Erice continuano: “In verità, come è stato più volte segnalato e anche denunciato, nel corso degli ultimi anni, e precisamente a partire dal 2020, è via via emersa ed è stata accertata una serie di condotte irregolari da parte del presidente del consiglio di amministrazione dell’epoca, coadiuvato dal dr. Fauci, unico impiegato amministrativo della società, che non hanno rispettato gli obblighi di trasparenza nella gestione amministrativa, impedendo di fatto qualsiasi forma di controllo pubblico sull’operato del Consiglio di Amministrazione e del Direttore generale. Nella stessa epoca sono state inoltre registrate alcune condotte che hanno ostacolato l’acquisizione della documentazione amministrativa, costringendo i due enti pubblici a formulare ripetute richieste di accesso agli atti. Per non parlare delle condotte ostruzionistiche poste in essere per ostacolare l’approvazione delle modifiche statutarie deliberate dai soci nel 2021. E recentemente sono venuti alla luce anche alcuni episodi di favoritismi nella scelta di alcuni professionisti incaricati di compiti legali e di consulenza per la società, ed altre negligenze e omissioni come quelle riguardanti la nomina dell’OdV o l’aggiornamento del modello organizzativo ex D.Lgs. 231/2001“.
Tutto ciò, dicono Cerami e Toscano, serve “a fare chiarezza dopo l’esito favorevole della sentenza del GIP del Tribunale di Trapani che ha recentemente archiviato una denuncia presentata da Fauci nei confronti degli amministratori dei due enti pubblici oltre che degli ultimi due Amministratori Unici della Società”.
Cerami e Toscano aggiungono che “il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trapani, chiamato a pronunciarsi su una inverosimile denuncia presentata dal Fauci, che aveva anche trovato ampio credito in alcuni settori della politica ericina e in alcuni giornali locali, ha decretato la piena legittimità dell’operato dei due Soci che per riappropriarsi dell’attività di controllo della Società avevano approvato delle modifiche statutarie per adeguarlo alle intervenute normative, ridimensionando, al contempo, anche i compiti del Direttore generale, riconducendoli legittimamente nell’alveo delle funzioni esecutive”.
E sui bilanci virtuosi di FuniErice sottolineano anche che “i risultati positivi conseguiti dalla Società, tanto decantati sotto la precedente gestione (del duo Palermo -Fauci), sono in realtà da attribuire in misura rilevante al contributo erogato alla FuniErice da parte della Regione siciliana, in una logica gestionale che potrebbe definirsi a vocazione assistenzialistica“.
Per i due amministratori i motivi per cui Fauci e Palermo avrebbero lasciato l’incarico “vanno ricercati nell’esiguo compenso loro attribuito e nel comportamento ostruzionistico assunto dall’unico impiegato amministrativo della società che, adottando continuativamente comportamenti mai collaborativi, ha reso problematica anche la semplice gestione della società, attese le scarse risorse umane di cui la società dispone.
I Soci pubblici auspicano pertanto che con il nuovo assetto manageriale della società e avendo ristabilito i meccanismi di controllo pubblico, potranno raggiungersi gli obiettivi di crescita e di efficienza che la società si prefigge, grazie anche al reperimento delle migliori professionalità”.
Come dicevamo è arrivata secca la replica di Fauci, attraverso il suo legale, l’avvocato Giacomo Esposito. Eccola.
"Che il precedente management della società abbia commesso degli illeciti, per come si legge nel comunicato in questione, non trova alcun riscontro fattuale.
Ed invero, sia il dott Palermo che soprattutto il dott Fauci, non hanno mai subito, ad oggi, alcuna iniziativa giudiziaria da parte dei soci e per essi della attuale governance: sussiste semmai autonomo procedimento civile incoato dal medesimo dott Fauci innanzi al Tribunale civile di Trapani sezione lavoro, il quale reclama - giustamente- il risarcimento dei danni subiti per le scelte adottate dai soci, improntate a logiche ‘’ politiche” e non anche aziendali.
Nessuna sentenza peraltro e’ mai stata resa dal Gip presso il Tribunale, per come fallacemente sostenuto dai due soci ( e sorprende non poco l’errore visto lo spessore culturale del dott. Cerami ex Magistrato ) ma soltanto un’ ordinanza che pure uno studente al primo anno di Giurisprudenza che non fa stato tra le parti in sede civile, e che rimanda per l’appunto al Giudice Civile che valuterà se o meno il dott Fauci abbia diritto a quanto legittimamente richiesto.
Preme rilevare, inoltre, che risibile è il contenuto del comunicato posto che le condotte attribuite al Dott. Fauci sono proprio quelle che lo stesso ha denunciato all'A.G.. e che vede protagonisti proprio i relatori del comunicato ed altri.
Ciò premesso, il dott Fauci si riserva sin d’ora di denunciare i due soci (o meglio il dott Cerami e la Sindaca Toscano ) per le loro dichiarazioni diffamatorie".